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Sarri: “Inter forte, la tavola è stata apparecchiata per la nostra sconfitta. Servirà una grande Lazio”

29.04.2023 | 14:02

Sarri

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di LazioInter, in programma domani alle 12,30. “La sconfitta con il Torino? Una battuta d’arresto è pesante. Contro il Torino non eravamo al meglio fisicamente, l’ho detto subito, ma anche mentalmente. Se è un normale piccolo down reagiremo subito, se invece il calo è dovuto al fatto che pensavamo di aver raggiunto già l’obiettivo è un problema. Domani affrontiamo una squadra che nelle partite singole è straordinaria. Dobbiamo dimenticare l’andata, abbiamo vinto ma anche sofferto. Dobbiamo giocare come collettivo e non come singoli. Abbiamo lavorato molto sullo scarico, la squadra ne dovrebbe beneficiare. Ma è difficilmente scindibile l’aspetto fisico da quello mentale. I carichi di lavoro della scorsa settimana abbinati al cambio di temperatura li abbiamo pagati contro il Torino: non l’ho detto per tutelare la squadra, lo penso davvero. Questa settimana è importante, ma non decisiva. Immobile dal punto mentale è tranquillo, fisicamente è in crescita. Non ha avuto grandi dolori durante l’allenamento, su di lui puntiamo molto. Il nostro risultato legato allo scudetto del Napoli? Noi dobbiamo pensare alla nostra partita, la tavola è stata apparecchiata per la festa, per la nostra sconfitta. Noi dobbiamo fare il massimo, il Napoli festeggerà lo stesso, ma speriamo il più tardi possibile. Sette punti in più dell’Inter? Nel nostro campionato ci sono 4 squadre più forti di noi, poi ce la giochiamo. Noi abbiamo fatto qualcosa in più rispetto alle attese, le altre invece qualcosa in meno. Non dobbiamo pensare alla classifica, l’Inter ha ritrovato entusiasmo e fiducia, è forte. Dobbiamo restare dentro la partita con grande convinzione che è nettamente diverso dall’essere presuntuosi. Ghersini non è stato fermato? Almeno non è stato fatto andare avanti. Il mio appello in parte è stato accettato. La designazione di Guida? La gente pensa che io ce l’abbia con gli arbitri, invece neanche guardo la designazione. Io guardo il metro arbitrale e poi mi esprimo. Credo poco a queste storie territoriali, non penso che si faccia condizionare se abita a 40 chilometri da Napoli. Casale sta bene, era un po’ debilitato ma si è allenato per una settimana. Tre partite in 6 giorni? Bisogna dare tutto: chi salta salta, chi scoppia scoppia. Il futuro del calcio? Se non si fa un tavolo per rifare gli stadi, siamo morti. Il calcio italiano può tornare a livello buoni, ma la sensazione è che ci facciano affondare ancora. Io ho la fortuna di avere un’età, il futuro lo vedranno altri”.
Foto: Twitter Lazio