Sarri, la risposta a censori, invidiosi, opinionisti e depositari di finte verità
E’ in
Champions, per il quarto anno di fila. Non è un trofeo, che prima o poi vorrebbe vincere, ma la risposta di Maurizio
Sarri è fragorosa. A chi, opinionisti, censori, invidiosi e depositari di finte verità (anche quelli che si rivolgono al mercato italiano dell’informazione facendo copia-incolla di tabloid inglesi, sic…) non ha fatto altro che spargere veleno per un anno intero. Non avrebbe potuto vincere la
Premier, non ci sta riuscendo
Klopp dopo anni e anni di semina. Avrebbe dovuto tutelare il ritorno in
Champions, dopo un anno di assenza, e dopo un mercato complicato (eufemismo) per le mille difficoltà dei
Blues tra l’estate e gennaio.
Sarri ha lavorato, ha incassato insulti, si è trovato a che fare con inviati italiani di stanza a Londra che gli hanno vomitato veleno dalla sera alla mattina. Oggi uno tra
Pochettino e
Emery, più Emery che Pochettino, resterà fuori dalla Champions e ci riferiamo alla classifica attuale di Premier, al netto di quanto accadrà in
Europa League. Eppure, loro sono intoccabili. E il famoso
Manchester United a spasso e che sul mercato ha speso una tombola? Silenzio, tutto regolare.
Sarri sapeva, sa, che per costruire il suo calcio ha bisogno di gente su misura e di almeno un paio di anni di lavoro. Lo sanno anche all'interno del suo club e strada facendo hanno saputo apprezzare il suo lavoro che dice 71 punti (non 58) a una giornata (inutile) dalla conclusione della
Premier. Quindi molto più del minimo sindacale l’ha portato a casa: non è poco se pensiamo che per il quarto anno di fila
Sarri garantisce la Champions (annessi e connessi introiti importanti) ai club che allena. Ora resta il
sogno Europa League, con il permesso di censori, invidiosi, opinionisti e depositari di finte verità.
Foto: Twitter ufficiale Chelsea