Sarri: “La squadra è con me, ma sono preoccupato della mentalità. Solo crampi per Luis Alberto”
Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico della
Lazio, Maurizio
Sarri, ha così parlato dopo la vittoria per 2-0 sul
Celtic: "
Come mi sono spiegato l’anno scorso la differenza tra campionato ed Europa League. Quest’anno stiamo facendo il contrario. L’atmosfera della Champions ci dà motivazioni che in campionato ci mancano, questo è un grosso limite. Oggi abbiamo fatto una bella partita, attenta e concentrata”. Poi ha proseguito: “
Non avevo grandi dubbi su questo. Ho dubbi sulla mentalità della squadra, che ha delle mancanze in certe partite che vengono considerate facili. E poi in campo siamo senza determinazione, applicazione feroce, senza aggressività. L’unica preoccupazione che ho è in questo senso, non dell’aspetto personale dei giocatori. Se avessimo avuto la stessa applicazione di questa sera in campionato avremmo avuto molti punti in più. Il pubblico è stato spettacolare, fa piacere renderlo felice. Le somme però tiriamole con il Cagliari”. Su Immobile: “
È nata stamattina, anche valutando il calendario. Poi volevamo avere 2-3 cambi importanti in panchina, Pedro e Immobile lo sono. Non vogliamo dissanguare i giocatori. Ciro veniva dallo spezzone lungo contro la Salernitana, abbiamo deciso di farglielo fare oggi a Castellanos”. Su
Luis Alberto:
“È uscito per crampi, non per problemi muscolari”. Su
Isaksen: “Andava solo aspettato, ha fatto una buona partita. Non parla italiano anche se le brutte parole le ha già imparate, è giovane e viene da un altro campionato. Bisognava dargli tempo. Ha dovuto cambiare anche alimentazione in maniera netta, ci sono differenza tra quella danese e quella italiana. Sono assestamenti che un 30enne magari può assorbire con un tempo minore, mentre un ventenne come lui ha bisogno di più tempo. Ma si vede in allenamento che ha doti. Come Gila, è veloce e con le squadre meno fisiche può essere molto adatto”. Infine:
"Il mio futuro? Io ho detto di voler chiudere qui ma il calcio lo sai com’è. Perdi due partite e vai casa, ne vinci due e rinnovi per cinque stagioni. Questa dimensione è adatta a me, la società non è di fondi ma di una persona con cui parli, quindi ci sto bene. Ho un contratto fino al 2025. A fine anno dovrei sicuramente rimanere un’altra stagione, poi se ci sono i presupposti rimango volentieri”. Foto: Twitter Lazio