Sarri, lo Zenit ormai rassegnato. Il Chelsea e gli scenari dei prossimi giorni
Vi avevamo raccontato che lo
Zenit non sarebbe andato oltre questo fine settimana, una specie di ultimatum a
Maurizio Sarri. L'attesa è agli sgoccioli, il club di San Pietroburgo è quasi rassegnato. Al punto che in Russia danno per imminente l'accordo con
Semak, relativo annuncio fissato per i primi giorni della prossima settimana. vedremo. Per Sarri la svolta
Zenit sarebbe complicata sotto ogni punto di vista. Senza dimenticare che la sua priorità resta il
Chelsea. Cosa accadrà a stretto giro di posta? Mancano cinque giorni alla scadenza della clausola di otto milioni, subito dopo scatterà il contratto da 1,4 milioni con il
Napoli fino al 2020. Il
Chelsea è impegnato nella risoluzione del rapporto con
Conte legato soltanto da un impegno fino al 2019, diciamo "soltanto" perché sembra molto difficile che si possa andare avanti da separati in casa. Il Chelsea ha pensato al pagamento della clausola, ma poi si è fermato per strategia: priorità alla fine del rapporto con
Conte. Sul resto ci sarà tempo e si potrà passare anche attraverso un dialogo con il Napoli:
De Laurentiis dovrebbe circa tre milioni netti a
Sarri per due anni a fronte di una clausola (in scadenza) di otto, la differenza è di circa cinque milioni. E il dialogo con il
Chelsea, magari collegato al mercato, potrebbe andare ben oltre il 31 maggio (scadenza della clausola) quando sarà definitivamente chiarito il rapporto con
Conte. Quindi, anche se il
Chelsea ha scelto sottoponendo - tramite l'intermediario
Ramadani - il contratto a
Sarri, sul resto bisogna portare pazienza. E' una situazione da seguire giorno dopo giorno, con attenzione.
Foto: Twitter Napoli