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Sarri: “Ossessione Champions? No, ma giochiamo per vincere. Pjanic disponibile”

17.09.2019 | 20:05

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid: “Pjanic? È a disposizione. Stamani ha fatto regolarmente allenamento col gruppo. È uno dei giocatori a disposizione per domani, valuteremo domani se farlo iniziare o meno. Khedira e Matuidi? Non vorrei che fossero sottovalutati, Khedira è un giocatore globale. Sa difendere, attaccare, palleggiare. Matuidi è un campione del mondo in carica. La sua storia ci parla di un grande giocatore. Poi abbiamo giocatori subito dietro, che forse sul palleggio ci possono dare qualcosa in più. Però dobbiamo aspettare che siano prontissimi, perché hanno una storia particolare negli ultimi mesi. Ce l’ha lo stesso Khedira, ha fatto 90 minuti per la prima volta negli ultimi 8 mesi. Ramsey l’ultima partita l’ha fatta a marzo, anche Rabiot va messo in condizione. Possono dare il loro contributo, li sto vedendo salire molto in allenamento. A centrocampo abbiamo sia la spada che il fioretto. Ossessione Champions? No, ma siamo la Juventus, ogni volta che andiamo in campo l’obiettivo è vincere, però sappiamo benissimo che ci sono manifestazioni in cui questo obiettivo vale per 10-12 squadre che sono attrezzate come noi. In questo momento il calcio italiano non mi sembra che sia il favorito in questo tipo di manifestazione, purtroppo ci sono realtà molto più importanti di noi. Quel che abbiamo perso negli ultimi vent’anni è dovuto anche a colpe nostre, dai presidenti ai giornalisti, intendo tutto ciò che ruota attorno al calcio. Io penso che dobbiamo affrontare queste partite con un livello di determinazione eccezionale, ma anche con leggerezza. Bisogna tornare a divertirsi in campo, senza una fobia che non è logica. Sempre con la premessa però: l’obiettivo deve essere quello di provare a vincere. La cavalcata col Chelsea cosa mi ha insegnato? Io penso che il calcio sia uguale a tutte le latitudini. Sicuramente in giro per l’Europa ci sono realtà diverse dalla nostra, in cui un gol preso non è un dramma settimanale, ma si riparte al centro con l’idea di pareggiare. Credo che dal punto di vista tattico tutti i campionati si stiano adeguando, il nostro non è più il calcio più qualitativo d’Europa, ma resta molto difficile. Dopo un anno all’estero, penso che il livello dei nostri allenatori sia elevatissimo. Però è evidente che le differenze tattiche si stiano livellando. L’Atletico? È una delle squadre che può partire per vincere. Io ho fatto l’ultima esperienza in un calcio ricchissimo, hanno cinque squadre e tutte sono favorite. Ora è difficile combattere con le squadre inglesi, l’Atletico ha perso un giocatore straordinario ma ne ha preso un altro straordinario. E comincia ad avere l’età giusta nei suoi giocatori determinanti: Saul ha fatto un balzo avanti enorme, lo ritengo uno dei più forti d’Europa al momento. Hanno giocatori di altissimo livello, possono vincere con tutti. Purtroppo, oltre alla forza mentale, tecnica e tattica, in Champions occorre anche un pizzico di fortuna”.

Foto: Juventus Twitter