Sarri: “Pavoletti sta bene, non firmo per il secondo posto. Maradona? Ero commosso, rappresenta il calcio”
Il tecnico del Napoli,
Maurizio Sarri, ha parlato alla vigilia della sfida con il Milan in conferenza stampa:
"Allan? Secondo me sta facendo meglio dell'anno scorso, il fatto è che c'è Zielinski destinato ad una grande carriera. E' un giocatore dotato fisicamente e tecnicamente e quindi Allan giocando meno sta avendo un rendimento superiore. Stiamo rinunciando a tre giocatori per la Coppa d'Africa. Avendo Koulibaly avremmo gestito diversamente la problematica in settimana. Giovani? Sono ragazzi che daranno il meglio tra qualche anno, ma se li metto 2-3 per volte non ci fanno mancare niente. Ci sono momenti per quello e quello, il Milan ci creerà problemi, ma ci saranno altre occasioni. Dovremmo interpretarla bene. Maksimovic? Non è automatico cambiare il modo di pensare, in allenamento, da 12 anni pensa in un certo modo, basta vedere il rendimento di Chiriches quest'anno in confronto all'anno scorso. E' un percorso lungo, viene anche da 3-4 anni di difesa a tre, per noi è un percorso anche normale, ce lo aspettavamo. Ha le qualità per diventare veramente importante, deve avere pazienza. Pavoletti? Sta bene. Non ha ancora la condizione dei compagni, dopo la riabilitazione al ginocchio e gli allenamenti a parte. Per trovare condizione dovrebbe giocare, quindi sono cose un po' in contrasto tra loro, ma sta migliorando. Suso e Bonaventura? Sono giocatori forti, bravi tecnicamente, saltano l'avversario facilmente. Creano difficoltà a tutti, quindi dobbiamo già capire che lo faranno anche a noi. Sono bravi a giocare tra le linee e dentro al campo. Se firmo per il secondo posto? Io non firmo niente, per nessun tipo di posto. Se avessi firmato 10 anni fa avrei firmato per la serie C, quindi non firmo nullo, fermo restando che la Juve resta di un'altra categoria, basta leggere un bilancio. Le parole di Ancelotti? Lo ringrazio, già dall'anno scorso spende parole importanti per me e non può farmi che piacere perché lui è uno degli allenatori più vincenti. Si riferisce probabilmente ad una evoluzione del calcio italiano per un gioco non più usuale. Montella ha detto che Maradona potrebbe distrarci? Io mi auguro invece sia una motivazione. L'incontro con Maradona? Non mi emoziono quasi mai, ma ero quasi commosso. Maradona per quelli della mia generazione rappresenta il calcio, per Napoli rappresenta tutto perché le uniche vittorie sono arrivate con lui, è l'idolo di tutta la città. E' un personaggio che va al di là della maglia, nessuno non può ammirarlo. Spero che queste sensazioni le lasci anche ai giocatori, anche se capisco che le generazioni sono cambiate e non l'hanno vissuto". Foto: sito ufficiale Napoli