Sarri: “Posso dire che non torno in Italia. Europa League? Se 5 anni fa mi avessero detto…”

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Una notte indimenticabile, il momento più alto della sua carriera calcistica fin qui. Chelsea-Eintracht è tutto questo per Maurizio Sarri. L'ex allenatore del Napoli alla sua prima stagione sulla panchina dei Blues ha conquistato la finale di Europa League e tra lui e il trofeo c'è l'Arsenal di Unai Emery. Intervistato sulle pagine del Corriere dello Sport il tecnico italiano ha parlato del calcio inglese e di questa finale conquistata: "Qui c’è il top, in tutti i sensi, come organizzazione, come strutture, come atmosfera negli stadi, come partecipazione. Non troverete mai un seggiolino vuoto, sugli spalti, e fa niente se siamo arrivati alla sessantunesima partita e quando arriveremo a Baku saranno sessantatré. Qua non si disdegna nulla, le coppe hanno un valore prepotente, non rappresentano sfide minori: mi piacerebbe avere più tempo per allenare, ad esempio la linea difensiva, ma va bene egualmente, perché giocare è una scossa. Finale? Se qualcuno, prima che andassi a Empoli, mi avesse detto: sai, nel 2019 ti andrai a giocare l'Europa League, io mi sarei un po' incazzato. Perché, conoscendomi, a quel tempo mi sarei augurato di vincere la Champions". Infine sul futuro: "Io non credo di poter tornare in Italia. Ora, in questo momento, posso dire che non torno". Foto: Twitter ufficiale Chelsea