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Sarri su Giuntoli: “Conoscendolo sono sicuro che risolverà i problemi della Juve”

05.07.2023 | 23:25

Durante l’intervista esclusiva concessa ad Alfredo Pedullà per Sportitalia, il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha così parlato di Cristiano Giuntoli, direttore con cui ha condiviso l’esperienza al Napoli e prossimo a iniziare l’avventura alla Juventus: “Io penso sia l’uomo giusto per questo periodo storico. Hanno bisogno di ricostruire qualcosa. Lui è un fenomeno in queste situazioni e quindi credo sia il momento giusto. Purtroppo per noi Lazio rimetterà tutto a posto. Non so con che velocità si approccerà, ma so che riuscirà nella ricostruzione conoscendolo”.

Poi ha proseguito della stagione in calo di Dusan Vlahovic e Federico Chiesa: “Mi preoccupano perché sono due giocatori forti e prima o poi torneranno a fare stagioni di alto livello, possono sbagliare una stagione ma alla lunga torneranno al loro livello abituale”.

E sulle tre principali caratteristiche di Giuntoli: “Se ti dovessi dire la più importante è il coraggio. Giuntoli non si fa mai il problema di mettere sul mercato un giocatore importante e di andarne a prendere uno sconosciuto. È stato sempre un suo punto di forza”.

Maurizio Sarri è tornato a parlare anche del suo anno sabbatico prima della Lazio e sulle difficoltà che ha dovuto gestire Massimiliano Allegri nel corso di questa stagione: “Un allenatore a questi livelli se sta fermo un anno o due non cambia. Massimiliano mi sembra che quest’anno abbia gestito una stagione con delle difficoltà enormi, un anno che va preso poco in considerazione”. E sullo scudetto vinto sulla panchina della Juventus: “Io penso che sia cambiato il contesto, la Juve li veniva da 8 vittorie consecutive e qualche finale di Champions tutti pensavano che vincerò lo scudetto fosse naturale. A me è stato rimproverato di aver fatto 6 vittorie e un pareggio a Madrid, che con le regole attuali avremmo fatto i supplementari. Squadra considerata scarsa che il turno dopo ha messo fuori il City, ma in quel momento la visione della Juve è che doveva essere il top d’Europa, con il 10º/11º monte ingaggi d’Europa”.