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Sarri: “Vincere ha sempre un sapore forte. Società sempre vicina. Ho lasciato il campo perché…”

27.07.2020 | 00:50

Il tecnico della Juventus Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine di Juventus-Sampdoria, gara che ha consegnato nelle mani dei bianconeri il nono scudetto consecutivo, il 36esimo titolo della storia della Vecchia Signora:

“Lo scudetto ha un sapore forte, particolare, vincere è difficile, ogni anno è complicato e difficile. Nello sport non c’è niente di facile. Qualcosa di grandioso e particolare, dopo otto anni che vincono non era semplice. Avevo la paura della secchiata, per quello sono stato dentro. Per Dybala è difficile, la sensazione è che ci sia un problema muscolare. Differenza tra Juventus e Napoli? Cristiano e Dybala fanno la differenza, la differenza è la società, il presidente è un grande personaggio, sta vicino, il dirigente è vicino. La società si sente molto qui”.

Cose positive alla Juve e cosa si aspettava di meglio? “Bisogna capire il modo di pensare della società, entrare in punta di piedi e cambiare le cose che piacciono a me. Non si può venire dove si vince ed imporre. Lo scudetto non era scontato, Ronaldo e Dybala sono giocatori particolari, non era semplice farli convivere ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Prima del lockdown avevamo una sensazione di solidità, ma in tantissimi hanno avuto momenti difficili in una partita.

Il tecnico non ha nascosto le difficoltà della stagione:” In ogni spogliatoio c’è un momento di discussione e confronto per trovare punti in comune… penso che sia qualcosa di normale, è successo ogni anno avere scambi di opinione, cercare miglioramenti. Per me è stato normale, ma credo lo sia stato in tutte le collaborazioni: è un momento da affrontare, più a viso aperto s’affronta più problemi si risolvono”.

Ci sono le ultime due gare di campionato e poi la Champions League: “Farei a meno di pensare alla Champions  stasera. Almeno una notte di serenità vorrei passarla, anche i ragazzi. Ora arriva il bello e il difficile. Vediamo come ci arriviamo, come dissi subito post lockdown, ci sono squadre che ci arrivano con una partita, noi con queste. Abbiamo lasciato qualcuno per strada, speriamo di non aver lasciato Paulo stasera… è un torneo che non può avere previsioni, ogni squadra ha una storia particolare. E’ importantissimo superare il Lione. Ho la sensazione che poi a Lisbona possa succedere di tutto”.

Le sensazioni dopo un anno: “Il primo giorno, quando entri, vedi campioni. Dopo un anno vedi i ragazzi e le persone. Non vedi più solo i fuoriclasse”.

 

Foto: Twitter Juve