Savicevic su Berlusconi: “Per me è stato un secondo padre. Mi difendeva, anche troppo…”

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Il "Genio" Dejan Savicevic esprime parole di grandissimo affetto e tristezza per ricordare Silvio Berlusconi. Lo fa nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, in cui ricorda quanto lo abbia sostenuto negli anni di militanza al Milan: "Cos’è stato Berlusconi per me? Un secondo padre. Sembra una parola grossa, esagerata. Ma è così. Sentivo che mi voleva bene, che mi stimava, mi difendeva. Anche troppo… Ho fatto delle cazzate e ho sbagliato, ma lui sistemava tutto e mi diceva di stare tranquillo, di portare pazienza. Una volta, contro l’Anderlecht, ho rifiutato di andare in panchina. È venuto fuori un casino, Capello si è arrabbiato. Berlusconi ha dato ragione a Fabio, ma ha detto anche che 'Dejan va capito. È un fuoriclasse e soffre perché non gioca'. Ho parlato con Daniele Massaro e gli ho detto che potevo prendere un aereo alle 11. E lui mi ha consigliato di aspettare, perché è un funerale di Stato, ci sono regole e restrizioni per la sicurezza. Va bene, capisco. Poi mi hanno richiamato e a quel punto sono partito in macchina, da Podgorica per Milano. Oggi in Duomo ci sarò anch’io, non posso mancare". Fonte Foto: Wikipedia