Schick, tutte le tappe di un’estate sull’altalena. La Juve e certi amori che non finiscono…

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Il clamoroso ritorno della Juventus su Patrik Schick va ben oltre il celeberrimo vendittiano “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. La storia la conoscete tutti, qui proviamo a riepilogare cronologicamente i passaggi principali. Il 22 maggio la Juve mette per la prima volta le mani, in maniera concreta, sull’attaccante ceco grazie al lavoro certosino del vicepresidente Pavel Nedved. Durante la prima decade di giugno, con Patrik impegnato negli Europei Under 21 con la Repubblica Ceca, si tratta soltanto di capire i tempi del trasferimento da 30,5 milioni di euro (5 in più rispetto all’importo della clausola rescissoria). E l’8 giugno Schick decide di andare alla corte di Max Allegri da subito. Il 22 giugno le famigerate visite mediche al J-Medical, non seguite dall’ufficializzazione del trasferimento. Venti giorni dopo, il 12 luglio, ecco esplodere il caso: viene a galla che le visite mediche non sono state superate dal giocatore per un problema, temporaneo, di aritmie cardiache. Vengono programmati nuovi test, Schick col morale a terra e la Samp a sostenere che trattasi di una questione medica risolvibile. Nuovi test che non danno esito positivo e il 18 luglio arriva il seguente comunicato ufficiale: “Le società U.C. Sampdoria e Juventus F.C. comunicano che è stato deciso, di comune accordo, di non perfezionare il trasferimento del calciatore Patrik Schick". Il giorno dopo, 19 luglio, entra in scena l’Inter, che mostra subito la sua vicinanza alla punta classe 1996, che apprezza tantissimo il comportamento nerazzurro, tant’è che il club nerazzurro raggiunge una base d’intesa. E il 3 agosto l’Inter trova l’accordo anche con la Samp. Il 9 agosto si tengono le nuove visite di Schick: situazione risolta, come da copione, e idoneità in arrivo. A quel punto scatta il countdown Inter, sulla scorta del fatto che Patrik si era di fatto promesso alla Beneamata. Countdown che si blocca ieri, con il club nerazzurro che non ottiene il via libera da Suning. Ne approfitta la Roma, che mette sul piatto ben 38 milioni più 2 di bonus, convinta di aver sbaragliato la concorrenza. E resta in attesa della risposta di Schick. Una risposta finora mai arrivata, anche e soprattutto per il forte ritorno della Juve, con Nedved che mai aveva interrotto i contatti con Schick. La Sampdoria, ripartendo da 0-0, era stata bravissima ad alimentare l’asta portandola fino a 40 milioni. Con il Psg che va tenuto ancora in lizza, a prescindere da Mbappé, e il Napoli che avrebbe fatto carte false (potendo oltretutto mettere sul piatto contropartite gradite, come Zapata e Tonelli) per assicurarsi Patrik, non incontrando però il gradimento del diretto interessato. Ad ogni modo la Juve è ripartita dai 30,5 milioni di oltre due mesi fa, il club blucerchiato dal suo canto ha la necessità comunque di cederlo, perché poi riscatterebbe la clausola da 25 milioni di euro. Queste le principali tappe della telenovela Schick, che vi stiamo raccontando da tre mesi con dovizia di particolari tra esclusive, indiscrezioni e retroscena. In attesa della parola fine. Foto: sito ufficiale Samp