Schnellinger: “Ripresa dei campionati? E’ un momento triste, ma ci sono sacrifici più importanti”

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Stasera, nel giorno del suo 81esimo compleanno, si sarebbe dovuta disputare Germania-Italia. Tuttavia, Karl-Heinz Schnellinger, ex difensore del Milan, in gol nella storica semifinale del Mondiale 1970, ha rilasciato comunque un'interessante intervista a La Gazzetta dello Sport“Quella partita la conosco a memoria, ma mi fa sempre piacere rivederla. Credevo che fosse finita e mi stavo avvicinando agli spogliatoi quando Grabowski ha crossato dalla sinistra e io mi sono buttato sul pallone riuscendo a segnare in spaccata. Così si è parlato del mio gol, anche se lui per il nostro gioco era più importante. Capisco che è stato un gol importante, perché se fosse finita 1-0 per l’Italia non ci sarebbero stati quei supplementari incredibili." Un pensiero poi al suo Milan: "Al Milan ho dato l’anima e rimarrà per sempre nel mio cuore. E poi il Milan è stato fondato nel 1899 come la mia prima squadra, il Duren, della città in cui sono nato, che guarda caso ha le maglie rossonere. Un segno del destino. Purtroppo ha tanti problemi, fatica a trovare il ritmo dei tempi migliori ma io spero sempre che torni grande. Da quando è andato via Berlusconi, non ricevo più le tessere dalla società. È una decisione che capisco poco, perché io e i miei compagni rappresentiamo la storia del Milan e allora preferisco stare lontano." Sula ripresa dei campionati: "La salute è la cosa più importante. E’ difficile pensare alla ripresa in questo momento. Come è difficile pensare di giocare partite a porte chiuse. Allora tanto vale non giocarle. E’ un momento triste, ma ci sono sacrifici più gravi che stare in casa. Anch’io vorrei abbracciare i miei quattro nipoti. Mi accontento di sentire la loro voce e di vederli via Skype. Noi qui in Italia siamo stati i primi capire la gravità di questa disgrazia e abbiamo cercato di correre ai ripari, mentre in Germania sono in ritardo."   Foto: sito ufficiale DFB