Ultimo aggiornamento: domenica 13 ottobre 2024 15:59

Sebastiano Esposito: “L’Empoli è una famiglia. Ho sempre pagato per il mio carattere”

13.10.2024 | 15:59

In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Sebastiano Esposito ha parlato della sua nuova vita ad Empoli, delle esperienze passate, e di alcuni suoi tratti caratteriali. Qui di seguito le dichiarazioni dell’attaccante ex Inter.

Sull’Empoli: “L’Empoli è il primo club di A che ha creduto in me. È una nuova vita, sì. Ha avuto il coraggio, è una famiglia. Dà valore ai soldi e non li sperpera. Io non sono sorpreso da questo avvio, è la gente che è sorpresa. Bisognava venire in ritiro e guardare gli allenamenti. Stiamo bene nei 20 metri, ognuno corre per l’altro”.

Sull’Inter: “Tifo per l’Inter, è inevitabile. Ci siamo cresciuti e ho imparato a fare la fase difensiva grazie a Tiziano Polenghi. Poi c’è stato Antonio Conte”.

Il carattere: “Ho un carattere fumantino, al Basilea litigai con l’allenatore svizzero, ma poi hanno cacciato lui. All’Anderlecht ho fatto sei mesi. Bruxelles è carina, sono club organizzati. Per colpa del carattere non mi valorizzavano, l’ho pagato a caro prezzo. Sono permaloso, a volte scontroso, ma sicuro di me stesso. Ma da lì ho avuto la forza di ripartire. Prima Bari e poi Samp. Ho preso il procuratore Giuffredi. E Polito, Andrea Mancini e Pirlo mi hanno dato fiducia”.

Sui fratelli: “Siamo molto uniti. Salvatore è il più maturo, Pio è bravo, ma non è forte quanto me…”.

Su Lukaku: “Lo sento. Poco fa ero a San Giorgio a Cremano e c’era una sua statua enorme. L’ho chiamato. Per sfotterlo naturalmente”.

Foto: Instagram Sebastiano Esposito