SEBASTIANO ESPOSITO, LA GRANDE RIBALTA

L’Empoli torna alla vittoria in trasferta dopo due mesi dall’ultima volta. Dallo 0-2 di Cagliari all’1-4 di Verona. In queste due partite c’è solo una costante: il gol di Sebastiano Esposito. All’Unipol Domus era stato il gol che aveva chiuso la partita, mentre al Bentegodi sigla i primi due gol del match che aprono le danze per il poker azzurro ai danni dei gialloblù.



Quasi un terzo dei gol segnati dalla squadra toscana li ha segnati Sebastiano Esposito che ha iniziato la stagione in maniera scoppiettante segnando 4 gol in 11 presenze. È abile in zona gol, ma può anche partire da più dietro, come seconda punta o trequartista, dato la sua bravura nella conduzione di palla e nell’attaccare gli spazi. Ha una forte personalità. Di proprietà dell’Inter è ora in prestito all’Empoli per mostrare che è pronto a giocare in una top europea. Ma forse il fiuto del gol è un vizio di famiglia.

Nato nel 2002 a Castellammare di Stabia, Sebastiano proviene da una famiglia di calciatori: il papà Agostino è stato calciatore, mentre i suoi due fratelli, Salvatore e Francesco Pio, giocano entrambi allo Spezia. Il secondogenito nasce come calciatore nel Club Napoli che lo ha accolto dalla tenera età di 4 anni. Cinque anni dopo il passaggio prima al Brescia e poi alla Primavera dell’Inter dove nel 2019 riesce a debuttare contro l’Eintracht Francoforte in Europa League subentrando a Borja Valero, divenendo così il giocatore nerazzurro più giovane ad esordire in una competizione europea. La stagione dopo, nell’Inter di Antonio Conte, debutta in Champions League nella sfida contro il Borussia Dortmund, vinta per 2-0, dove si guadagna anche un calcio di rigore (sbagliato poi da Lautaro Martinez, ndr), ma soprattutto nella stessa stagione diventa il primo 2002 ad entrare in un match di Serie A. Il primo gol con la maglia dell’Inter non tarda troppo ad arrivare: infatti nella partita contro il Genoa in campionato, alla sua prima da titolare, segna un calcio di rigore divenendo il più giovane marcatore nerazzurro tra le mura di San Siro a soli 17 anni, 5 mesi e 19 giorni, strappando il record a Bergomi. In trasferta però quel record spetta ancora a Mario Corso.



Nonostante i numeri da “predestinato”, l’Inter decide di mandarlo in prestito per “fargli fare le ossa” in ambienti in cui può trovare più spazio. Iniziano una serie di prestiti, prima SPAL in cui non trova spazio, poi Venezia. Seguono due stagioni all’estero, prima al Basilea e poi all’Anderlecht, dove trova più continuità. In Svizzera inizia bene, ma fu messo fuori rosa per un breve periodo per motivi comportamentali. L’anno scorso è tornato in Italia, finendo la stagione 2022-23 con il Bari e poi giocando con la Doria la scorsa stagione. Quest’anno un salto più grande all’Empoli in Serie A in prestito con diritto di riscatto.

Domenica d’oro in casa Esposito dato che ha visto tutti e tre i fratelli segnare nella stessa giornata, cosa che non era mai successa. Infatti anche Francesco Pio e Salvatore, entrambi in forza allo Spezia, hanno trovato il gol contro il Cittadella nella sfida vinta per 5-0.



L’occasione data dell’Empoli ha permesso al giocatore di far vedere il suo vero valore, dopo una serie di prestiti non entusiasmanti. Per ora la seconda chance concessa nel massimo campionato italiano, la sta sfruttando bene, iniziando con un gol al Cagliari e uno all’Olimpico contro la Lazio. Dopo un piccolo infortunio è tornato con due gol. Questa doppietta profuma di consapevolezza del suo valore, ma sicuramente anche del talento che non gli è mai mancato. A mancare fin da giovane è la continuità, la squadra toscana cerca quella per rispettare le grandi aspettative che si son create dopo questo primo inizio di stagione. Ma chissà che da questa stagione può trovare gol e assist più assiduamente perché di attaccanti giovani come lui alla Nazionale Italiana possono fare solo che bene.