SENSO DELLA POSIZIONE E CARISMA CARIOCA: LUIZ FELIPE, IL FUTURO DELLA LAZIO

Largo ai giovani, è questa la politica che avanza sempre più in Italia, in Serie A e in particolar modo in casa Lazio. Uno degli elementi finora messosi di più in mostra è senza alcun dubbio Luiz Felipe Ramos Marchi, semplicemente noto a tutti come Luiz Felipe. Il centrale difensivo in questa stagione sta trovando la giusta continuità e, salvo qualche piccolo incidente di percorso, il suo rendimento è a dir poco confortante. Ha soltanto 20 anni, ma in campo ne dimostra sicuramente molti di più. Per il club biancoceleste si tratta di un prezioso gioiello da custodire e preservare con gelosia. Luiz Felipe nasce a Colina, in Brasile, il 22 marzo del 1997 da una famiglia di chiare origini italiane. Come tutti i bambini carioca si innamora prestissimo del calcio e inizia a rincorrere il pallone per le strade del proprio quartiere. Il suo talento, però, è decisamente sprecato e così a 15 anni decide di sostenere un provino con l'Ituano Futebol Clube che, dopo aver visto le sue potenzialità, decide di inserirlo immediatamente all'interno del proprio vivaio. Luiz Felipe si dimostra sempre all'altezza e migliora a vista d'occhio, la sua importante struttura fisica gli consente di tenere a bada gli avversari e con il passare del tempo sviluppa anche un'ottima tecnica individuale che lo aiuta nell'impostazione della manovra dalle retrovie. Nel 2015, finalmente, giunge il tanto atteso momento dell'esordio in prima squadra: prima qualche presenza in Copa Paulista, poi trova spazio anche nel Campionato Paulista. Il 12 giugno 2016 disputa la sua prima gara nel Campeonato Brasileiro Serie D durante l'incontro vinto per 4-0 contro il Grêmio Metropolitano. In totale colleziona 17 presenze, non tantissime, ma comunque utili e sufficienti per farsi notare dagli attenti osservatori della Lazio. Il club capitolino, infatti, nell'agosto del 2016 decide, dopo aver fatto tutte le valutazioni del caso, di prelevare il giovane difensore sborsando circa 500 mila euro. Per Luiz Felipe, dunque, si spalancano letteralmente le porte del calcio europeo e in particolar modo quelle del campionato italiano. La Lazio è convinta del proprio investimento e, per consentire al giovane centrale un percorso di crescita graduale, lo gira subito in prestito in Serie B alla Salernitana. In granata debutta il 9 ottobre nel derby disputato contro il Benevento, il classe 1997 si rende subito protagonista e trova il gol contribuendo al successo per 2-1. Sotto la guida di Giuseppe Sannini prima e di Alberto Bollini poi, il promettente italo-brasiliano inizia a conoscere i segreti del nostro calcio. In poco tempo dimostra una grande personalità, degna di un veterano, e i suo progressi vengono osservati da lontano. Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, nota con soddisfazione la sua invidiabile capacità di adattamento e così, dopo aver collezionato 7 presenze e un gol tra i cadetti, durante la scorsa estate rientra alla base. Luiz Felipe viene convocato per il ritiro precampionato e alla corte di Simone Inzaghi mette in evidenza tutte le sue principali doti: forza fisica, senso della posizione ed eleganza nella gestione della palla. Il tecnico biancoceleste resta stregato e decide di confermarlo all'interno dell'organico. Il 13 agosto non scende in campo, rimane seduto in panchina, ma alza comunque al cielo la Supercoppa italiana dopo il successo per 3-2 sulla Juventus. La sua esperienza con i capitolini inizia nel migliore dei modi, con un trofeo, e prosegue altrettanto in maniera positiva: finora sono ben 21 le partite giocate in questa stagione tra campionato e coppe. Per Inzaghi ormai si tratta di un'autentica certezza, presto il giovane baluardo di origini italiane (convocabile anche in Nazionale azzurra) potrà prendere il posto dell'olandese Stefan De Vrij, destinato a salutare. È soltanto questione di tempo. Luiz Felipe, il futuro della Lazio. Foto: zimbio