SERGIO RAMOS FINO IN CIELO: NUMERI DA SUPERSTAR
08.03.2017 | 09:30
Al San Paolo il Napoli, nonostante ogni sforzo compiuto e la grande prestazione sfoderata, si arrende di fronte al Real Madrid, ma sopratutto al cospetto di un super e incontenibile Sergio Ramos. Ancora una volta, ormai non fa affatto notizia, il difensore riprende e poi vince quasi da solo una partita palesandosi come autentico ed infallibile saltatore. Negli anni lo spagnolo, sempre decisivo e mai banale, ci ha già abituati a questo tipo di imprese personali: nella stagione 2013-2014 doppietta (entrambi i gol su colpo di testa su assist di Modric e di Pepe) nella semifinale di ritorno di Champions League in casa del Bayern Monaco campione in carica, poi sconfitto per 0-4. Ancora di testa, va in rete in finale, nei minuti di recupero, pareggio che permetterà al Real di disputare i tempi supplementari durante i quali ribalta il risultato e vince per 4-1 contro i cugini dell’Atletico Madrid. Tanto per cambiare arriva un altro gol nella finale di Supercoppa Europea contro il suo ex Siviglia. Il 20 dicembre dello stesso anno i Blancos si aggiudicano il Mondiale per club, battendo 2-0 in finale il San Lorenzo, gara in cui Ramos mette a segno il gol del vantaggio madrileno. Il centrale viene premiato come capocannoniere e miglior giocatore della competizione. Lo scorso 28 maggio, invece, vince nuovamente la Champions League, stavolta da capitano, segnando il provvisorio 1-0 nella finale di Milano disputata a San Siro ancora con l’Atletico Madrid. Per alzare la Coppa serviranno prima i calci di rigore, ma il due volte Campione d’Europa e Campione del Mondo con la propria Nazionale, pone sempre la sua pesante firma. In totale, su 82 reti complessive messe a segno, ben 45 sono state siglate su colpo di testa, vero e proprio marchio di fabbrica. Numeri incredibili, mostruosi, in particolar modo se consideriamo che il suo compito è principalmente impedire agli attaccanti avversari di vedere la porta.
La sua carriera finora gli ha permesso di vincere praticamente tutto, nonostante i soli 30 anni. Sergio Ramos nasce a Camas il 30 marzo del 1986, a 10 anni viene notato dal Siviglia e resta nelle giovanili per sei stagioni. Successivamente viene girato al Siviglia Atletico, squadra filiale del club andaluso con cui gioca 26 partite segnando 2 reti. Nel 2003 finalmente viene integrato in prima squadra, facendo il suo esordio in Liga spagnola l’1 febbraio 2004 nella gara persa per 1-0 contro il Deportivo. Dopo due ottime annate, condite da 39 presenze e 2 gol, il blasonato Real Madrid si fa avanti per assicurarsi le sue prestazioni (con la benedizione di Arrigo Sacchi). Infatti, il 31 agosto del 2005, per la cifra di 25 milioni di euro, i Blancos acquistano il suo cartellino. Per Ramos è tempo di salutare casa e di iniziare una nuova e tuttora infinita storia d’amore con le Merengues. L’esordio avviene nell’incontro vinto per 3-2 sul Celta Vigo, in poco tempo riesce a ritagliarsi il proprio spazio nonostante la giovane età. Le sue qualità e il suo immenso carisma permettono all’allora 19enne di scavalcare le gerarchie, da quel momento in poi i veterani Pavon e Ivan Helguera avranno sempre meno minutaggio. Un percorso, quello di Sergio Ramos, che lo porterà ad alzare al cielo svariati trofei. Con il Real fin qui ha conquistato 3 campionati, 2 Coppe di Lega e altrettante Supercoppe di Spagna. In campo internazionale, invece, ben 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee e stesso numero per quanto riguarda il Mondiale per club. Con la Nazionale spagnola, inoltre, due Europei (nel 2008 e nel 2012) e un Mondiale (nel 2010 in Sudafrica). La bacheca di Ramos, tenendo conto anche dei riconoscimenti individuali, è a dir poco invidiabile.
Il presente e soprattutto il futuro, però, potrebbero regalare altri straordinari momenti di gioia, come accaduto nella notte di Napoli. La strada per la finale in programma il 1° di giugno a Cardiff è tutta ancora da percorrere e Sergio Ramos, eterno e ineguagliabile cecchino su palla inattiva, insieme ai suoi compagni e sotto la guida di un maestro come Zinedine Zidane, è pronto a ottenere nuovi successi e ad alzare al cielo l’ennesima Coppa dalle grandi orecchie. Con addosso perennemente la maglia del Real Madrid, ormai vera e propria seconda pelle.
Foto: zerozero.es