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Serie A, nuovi stranieri in copertina: ecco tutti i promossi

04.10.2016 | 23:20

L’impatto con la Serie A è duro da sempre per chi arriva dall’estero, tuttora il nostro campionato è probabilmente il più complicato dal punto di vista tattico. Per sintonizzarsi sulle giuste frequenze serve tempo, insomma, eppure c’è già chi è riuscito ad imporsi in queste prime sette giornate. Tenendo conto che non può che trattarsi di un bilancio assolutamente parziale.

In copertina troviamo tante facce, a partire da quella di Milik, nuova bocca di fuoco del Napoli arrivata dall’Ajax per raccogliere la pesantissima eredità di Higuain. Per il 22enne polacco un solo gol in meno in campionato, rispetto al suo illustre predecessore (4 contro i 5 segnati un anno fa dal Pipita), addirittura uno in più considerando anche gli impegni internazionali (una rete ai tempi per Gonzalo in Europa League, già tre per Arek in Champions). Un gol, tre assist e giocate sopraffine per Ever Banega, colpaccio dell’Inter a parametro zero (il Siviglia mai finirà di rimpiangerlo) che De Boer ha ricollocato giustamente in posizione più avanzata. Bene anche Joao Mario, nelle quattro occasioni in cui è stato impiegato: il versatile centrocampista portoghese prelevato dallo Sporting Lisbona è costato una tombola, ma il suo avvio lascia presagire l’oculatezza dell’investimento. Un posto al sole merita anche il neo juventino Dani Alves, titolare 4 volte su 7 nell’alternanza con Lichtsteiner e Cuadrado. Un gol e un assist per l’esperto carioca ex Barcellona, medesimo ruolino in Champions. In bianconero aveva mostrato un buon spaccato del suo grande repertorio anche Marko Pjaca, nei soli 76 minuti più recupero concessigli fin qui da Max Allegri: l’infortunio rimediato in Nazionale dal jolly offensivo croato è arrivato nel momento sbagliato.  E che dire di Giovanni Simeone: due reti che hanno fruttato 4 punti nelle due occasioni in cui Ivan Juric lo ha schierato dal 1’. Il cognome è già meno ingombrante, se l’allenatore del Genoa trovasse un modo per farlo coesistere col rientrante Pavoletti ne vedremmo delle belle. Una buonissima impressione ha destato Ladislav Krejci, interessante operazione low cost perfezionata dal Bologna con lo Sparta Praga: il ficcante esterno del ’92 è già un intoccabile per Donadoni, 4 assist (3 in Serie A) e una segnatura in Coppa Italia per il nazionale ceco sotto le Due Torri. Giù il cappello al cospetto di Bruno Alves, navigato centrale, campione d’Europa con il Portogallo, che ha conferito sicurezza alla difesa del Cagliari di Rastelli: 630 minuti su 630 e persino un gol all’attivo, per quanto ininfluente nella trasferta del Dall’Ara. Acquisto azzeccatissimo. Parecchi i nuovi stranieri in casa Fiorentina, il lavoro di Corvino sta già pagando per quanto riguarda l’ex Aston Villa Carlos Sanchez, centrocampista colombiano promosso subito titolare da Paulo Sousa e concessosi anche il lusso di decidere il match contro il Chievo, e il croato Hrvoje Milic, impossessatosi della fascia sinistra che fu di Marcos Alonso. Discreti riscontri anche dal messicano Carlos Salcedo, utilizzato dal 1’ nelle ultime due sfide dal tecnico portoghese. Capitolo Lazio: positivo il rendimento del difensore angolano Bastos, prima del problema muscolare occorsogli, così come ha fatto bene Jordan Lukaku quando Simone Inzaghi lo ha chiamato in causa. Nel Palermo multietnico fuoriuscito dall’ultimo mercato, meritano una menzione Haitam Aleesami, 25enne esterno sinistro norvegese che non sta affatto facendo rimpiangere Lazaar, e il macedone Ilija Nestorovski, che sta superando la diffidenza generale a suon di gol, già 3, valsi cinque dei sei punti messi in carniere dalla banda De Zerbi. Venendo adesso alla Samp, Marco Giampaolo non prescinde da Karol Linetty, ventunenne polacco titolare fisso nella mediana blucerchiata. Sinisa Mihajlovic ha superato l’impasse estiva sul fronte portieri come meglio non poteva: Joe Hart è già una certezza granata, previsioni rispettate. Bella media voto, numeri d’alta scuola ma nessun gol (in campionato, uno in Coppa Italia) per l’attaccante Lucas Boyé, che il club di Cairo aveva preso in inverno per l’estate dal River Plate. Le gerarchie iniziali in seno al reparto avanzato lo vedevano in coda, invece fin qui l’argentino è sempre sceso in campo, in cinque occasioni dal primo minuto. Chiosa dedicata ai rampanti stranieri dell’Udinese: promosso nel complesso Rodrigo De Paul, il trequartista argentino arrivato dal Valencia che finora ha alternato prestazioni eccelse con altre da dimenticare. La speranza dei tifosi friulani è che trovi continuità di rendimento. Iachini aveva affidato le chiavi del centrocampo al belga ex Gent Sven Kums, mentre il nuovo tecnico Delneri si è già detto impressionato da Seko Fofana, il francesino scuola Manchester City.

Le premesse sono buone, dal 15 ottobre in poi saranno tutti chiamati a confermarsi.

@JodyColletti

Foto: zimbio.com