“Sono contento di essere arrivato a Pescara. Ho visto i ragazzi dispiaciuti per i punti persi negli ultimi tempi, devono prendersi le responsabilità e voltare pagina. Il vantaggio è che c’è poco tempo per le chiacchiere, occorre pensare al campo. Bisogna uscire al più presto da questo momento negativo, il rimpianto è avere solo 16 gare a disposizione, ne vorrei giocare molte di più.” Queste le prime parole da tecnico del Pescara firmate Serse Cosmi. L’allenatore umbro è subentrato a Pasquale Marino, sollevato dalla guida tecnica del club abruzzese dopo la sconfitta nel match contro il Bari ed ha sottoscritto un contratto fino a giugno. Serse Cosmi torna così in panchina dopo l’esperienza del 2012 a Siena, culminata con l’esonero alla 17esima giornata, ma andiamo a ripercorrere la carriera del nuovo tecnico del Delfino. Serse Cosmi, dopo una breve carriera da calciatore spesa in varie società dilettantistiche umbre, all’età di 28 anni decide di scendere in campo sotto una nuova veste, quella dell’allenatore. Dopo un paio di esperienze positive nel settore giovanile dell’Ellera, viene chiamato sulla panchina del Pontevecchio, la squadra del suo paese. E’ l’estate del 1990 e Cosmi, ancora inesperto trova non poche difficoltà. La squadra galleggia nelle ultime posizioni e tutto sembra volgere al peggio, quando con un’idea bizzarra il tecnico riesce a cambiare il corso delle cose. Un calciatore sente parlare di un vecchio signore ottantenne che gestisce un ristorante a Gubbio, si fa chiamare “il baffo” e la gente dice che sia un mago, perché non provare? Serse porta la squadra da questo pittoresco personaggio, il mago inizia a compiere strani rituali: tocca le mani del portiere, i piedi del centravanti, morale della favola il Pontevecchio vince dodici partite consecutive e ottiene la salvezza, Cosmi ovviamente viene confermato. Nel tempo riesce a migliorare quello che sarà il suo punto di forza: il gruppo. In cinque anni porta la modesta squadra del suo paese nel campionato dilettanti, dove ottiene uno storico terzo posto. Nella stagione 1995-1996 viene ingaggiato dall’Arezzo, nobile decaduta che vuole tornare nel calcio professionistico. Serse Cosmi in cinque anni conduce la squadra amaranto dalla serie D alla C1, vincendo la “Panchina d’argento”. Nell’estate del 2000 la chiamata di Luciano Gaucci che gli offre la guida del Perugia: il 3-5-2 del tecnico umbro porta i suoi frutti e con il Grifone ottiene una storica qualificazione in Coppa Uefa nella stagione 2002-2003. A Perugia inoltre si rende protagonista di numerosi episodi goliardici: indimenticabile il filmato di “Mai dire gol” dove Maurizio Crozza imita le urla di Cosmi al suo calciatore Fabio Liverani. Terminata in lacrime dovute alla retrocessione in serie B l’esperienza nel club di Gaucci, Serse Cosmi viene chiamato a riportare nella massima serie il Genoa di Preziosi. Il campionato 2004-2005 vede il trionfo sul campo della formazione rossoblu, che grazie al primo posto in classifica ottiene la promozione, poi revocata a causa dei problemi giudiziari della società. Cosmi durante la permanenza in Liguria ottiene il premio come “miglior allenatore emergente italiano”: Nell’estate del 2005 lascia la guida del Genoa e firma un contratto con l’Udinese, che gli vale la prima partecipazione alla Champions League. I bianconeri dopo il passaggio del turno preliminare contro lo Sporting Lisbona, escono dalla manifestazione a testa alta, sconfitti nel girone da Barcellona e Werder Brema. La squadra risente dell’eliminazione nella massima competizione europea e non riesce ad ottenere i risultati sperati in campionato,a farne le spese è mister Cosmi, esonerato dopo la sconfitta interna contro la Reggina. Dopo un anno di assenza, Serse torna in panchina, alla guida del Brescia, in sostituzione dell’esonerato Mario Somma. Con le rondinelle ottiene un sesto posto, valido per i play off che però non vengono disputati (tra la terza e la quarta ci sono 10 punti, quelli minimi affinché gli spareggi non si disputino). Confermato alla guida del club lombardo nel 2007-2008 porta la squadra ai play off, dove viene sconfitta in semifinale dall’Albinoleffe. Nonostante altri due anni di contratto con il Brescia, Cosmi viene sollevato dall’incarico. Dopo altri due esoneri a Livorno e Palermo, quest’ultimo dopo sole 4 partite, il tecnico perugino viene chiamato dal Lecce per sostituire Eusebio Di Francesco. Nonostante i buoni risultati ottenuti, il club pugliese retrocede in serie B, eloquenti le parole di Cosmi subito dopo la sconfitta decisiva, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto: “L’aritmetica dice che sono retrocesso con il Lecce, ma poi c’è un’altra classifica che è quella dei tifosi, e allora a Lecce ho vinto uno scudetto”. Il 27 giugno 2012 diventa l’allenatore del Siena, con cui firma un contratto biennale, vincendo la sua prima partita alla guida del club toscano contro l’Inter, prima storica vittoria dei bianconeri a Milano. Il 16 dicembre a seguito di una sconfitta contro la Fiorentina viene esonerato, lasciando la squadra in ultima posizione. Da ieri Serse Cosmi è ufficialmente l’allenatore del Pescara, club che attualmente occupa la tredicesima posizione nel campionato cadetto a 5 punti dai play off. L’obiettivo di inizio stagione della compagine abruzzese era chiaro, la promozione in serie A, chissà che Serse non riesca a compiere la scalata verso il traguardo.