Settebello azzurro con qualità e personalità. Mancini riporta l’Italia nell’élite del calcio
L'
Italia non si ferma più, con la Grecia a Roma è arrivato il settimo successo in altrettante partite disputate valide per le qualificazioni ad Euro 2020. Stasera gli azzurri, eccezionalmente in maglia verde, battendo gli ellenici per 2-0 hanno staccato il pass per i prossimi campionati europei con tre turni di anticipo avendo anche la certezza del primo posto nel Gruppo J (si tratta della decima partecipazione complessiva e della settima consecutiva). Presenza per niente scontata se consideriamo il tonfo del mancato Mondiale e le ferite, ancora aperte, che ha lasciato quell'avvenimento, pur sempre storico. Ora la Nazionale torna a entusiasmare e a regalare emozioni e gioie, come non accadeva da tempo. Il passato è soltanto un brutto ricordo e questa rinascita porta senza alcun dubbio la firma di
Roberto Mancini. Il commissario tecnico, sedutosi per la prima volta in panchina il 14 maggio del 2018, ha pian piano iniziato un lavoro di restyling totale, partendo dal campo e finendo fuori. Sul rettangolo verde, però, sono arrivate le tanto attese e confortanti risposte: palleggio e costruzione del gioco partendo dal basso con qualità e personalità. Bonucci, Verratti e Jorginho sono ormai diventati tre elementi fondamentali quanto essenziali che rappresentano la colonna portante della squadra. Tornando a Mancini, i suoi numeri parlano chiaramente (20 gol fatti e 3 subiti in queste qualificazioni) e le 8 vittorie di fila (compresa l'amichevole con gli USA) gli permettono di staccare due tecnici del calibro di Ferruccio Valcareggi e Giovanni Trapattoni. I fantasmi sono stati scacciati definitivamente e questa Nazionale ha davanti a sé un futuro esaltante. Mancini ha riportato l'
Italia nell'élite del calcio. Non resta che attendere la gara inaugurale di
Euro 2020 in programma il 12 giugno proprio all'Olimpico. Foto: vivoazzurro