SI SCRIVE BERARDI, SI LEGGE SASSUOLO
Domenico Berardi da ieri sera è entrato nel club dei calciatori a tre cifre di gol. L'attaccante del Sassuolo e della Nazionale, con la doppietta su rigore alla Fiorentina,
ha toccato quota 101 in Serie A, tutti con la maglia neroverde del club emiliano. Numeri di altissima qualità per il giocatore, classe 1994, talento del calcio italiano da anni, ma che ha sempre preferito restare al Sassuolo, divenendone bandiera e capitano in tutti questi anni di Serie A. Nato e cresciuto nelle giovanili del club neroverde, Berardi ha esordito nel 2012 con il club, collezionando 2814 presenze e come detto 101 sigilli. Un rendimento sempre più crescente il suo, che dal 2013 è diventato completamente del Sassuolo, dopo che la Juventus, che ne aveva la comproprietà, lo lasciò in Emilia nell'operazione che portò Luca Marrone a Torino. Anno dopo anno, Berardi ha catturato l'interesse di tanti club, lo stesso ritorno alla
Juve o all'Inter, rifiutandone sempre il trasferimento. In molti anni si era parlato come se fosse l'anno definitivo di una occasione da big, che ha ampiamente meritato. Berardi dal 2018 è anche nel giro della Nazionale, dove conta 10 presenze e 4 gol, dopo una lunga trafila tra le giovanili, Under 21 e Under 19. Ora è giunto l'anno di svoltare per lui, grazie ad una stagione da protagonista. Berardi fa capire che, se non con il Sassuolo, lui in Europa ci andrà comunque. Con addosso la maglia azzurra e la ‘benedizione’ di tutta la Sassuolo neroverde. Il gol con cui il talentino calabrese ha ‘spianato’ la strada all’Italia di Mancini contro l’Irlanda del Nord è solo l’ultima tappa di un percorso che ha visto l’attaccante calabrese riconquistare, gara dopo gara, convocazione dopo convocazione, il ruolo che gli compete anche in azzurro. Che facesse sul serio, Berardi lo aveva già fatto capire con una stagione e mezzo che lo ha visto tra i protagonisti assoluti del Sassuolo più recente (53 gare giocate, 25 gol, 15 assist) e lo ha piazzato, grazie alla forza dei numeri, ben dentro il progetto di Mancini, tecnico che agli estri dell’attaccante calabrese non è mai stato indifferente. Lo ha fatto debuttare nel 2018 come detto, il Mancio, dal 2019 lo ha sempre arruolato. E' stato inoltre il primo giocatore a segnare tre gol di fila con la nazionale di Mancini, miglior realizzatore azzurro dal 2020 ad oggi. Anche nei confronti di chi lo reputava fragile caratterialmente e inadatto a palcoscenici che non fossero quelli neroverdi che, ormai da un decennio, Berardi calca con bella disinvoltura e altrettanta efficacia. Berardi si candida a diventare asset irrinunciabile per il Sassuolo, e per la nazionale e in futuro chissà. Foto: Twitter Sassuolo