Simic: “Il mio idolo è Maldini. Cori dopo il gol? Non ho sentito niente, ero nel mio mondo”

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Jan-Carlo Simic, reduce da un esordio da favola con il Milan, con tanto di gol, al termine del match col Monza è intervenuto al microfono di Dazn: "Per me è un sogno. Sono contento di aver aiutato la squadra. Esordio e gol, una bella roba. Ora tutti i bambini stanno sognando. Io sono contento per la squadra che voleva vincere la partita, poi ho fatto gol ed è ancor più bello". Poi ha proseguito: "I miei compagni mi hanno aiutato molto, così come il mister e lo staff. Già la settimana scorsa mi hanno detto di tenermi pronto, di essere sul pezzo, che poteva arrivare il mio momento. Ho lavorato duro e sono contento di aver fatto l'esordio in un club come il Milan. Ora continuo a lavorare come fatto fino a oggi. La maglietta la regalo ai miei genitori". Sulla chiamata: "Ero già pronto da una settimana a giocare perché me l'aveva detto il mister che sarebbe potuto accadere. Quando mi ha chiamato ero già mentalizzato. Dopo il gol non ho sentito niente, neanche i tifosi che urlavano il mio nome. Subito dopo il gol ero già dentro la partita, a fare il mio, a non far fare gol al Monza. Sono stato sempre sveglio fino alla fine". Sulla dedica: "Mi hanno aiutato molto a stare sempre sul pezzo. Secondo me la famiglia è la cosa più importante per un giocatore perché loro ti tengono sveglio, ti dicono le cose in faccia. Anche loro sono emozionati, io gli sono molto grato. Per loro non è stato facile aiutarmi ogni giorno, anche in quelli in cui era arrabbiato. Ci sono momenti difficili in una carriera e sono loro che mi hanno aiutato" Infine: "Maldini era il mio idolo, per questo è un sogno per me giocare al Milan. Da quando sono piccolo guardo i suoi video, vedevo come difendeva. Ora per me è un sogno diventato realtà". Foto: Instagram Simic