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Simone, aggrappati a Re Ciro per una notte da Lazio

15.03.2018 | 00:10

Ciro Immobile

Non solo per il Milan, strada in salita anche per la Lazio che a Kiev, al di là di eventuali pareggi pirotecnici dal 3-3 in su, dovrà vincere per passare il turno dopo il 2-2 impostole della Dinamo all’Olimpico. La stessa situazione alla quale ha dovuto far fronte la Juventus a Wembley, sappiamo tutti com’è finita contro il Tottenham. Una settimana fa, davanti al pubblico amico, i biancocelesti, pur non nella loro miglior serata, non sono stati fortunati: basti pensare al clamoroso finale, caratterizzato dall’eurogol di Junior Moraes seguito dal palo di Immobile. Ma la differenza qualitativa tra le due squadre è evidente, su questo aspetto dovrà puntare Simone Inzaghi, oltre che sul proprio trascinatore, Re Ciro, capace di realizzare già 34 reti in stagione: 2 in Coppa Italia, 2 in Supercoppa, 24 in Serie A (capocannoniere indiscusso) e 6 in Europa League, malgrado in questa competizione sia stato schierato titolare appena due volte: nella ex Coppa Uefa l’attaccante classe 1990 viaggia alla media di un gol ogni 54 minuti. E la magia di Cagliari, valsa il pareggio al minuto 95, ha certificato per l’ennesima volta lo stato di grazia vissuto da Immobile, chiamato a prendere per mano i compagni ed a fare la differenza negli ultimi 16 metri.

Foto: Twitter Lazio