Smalling: “Il calcio è il mio primo ricordo. Fonseca mi ha fatto sentire desiderato”
11.10.2019 | 20:14
Arrivato alla Roma negli ultimi giorni del calciomercato estivo, Chris Smalling ha dimostrato in queste prime uscite di poter dare filo da torcere a Fazio e Mancini per una maglia da titolare. Il centrale inglese ha rilasciato oggi una lunga intervista al sito ufficiale giallorosso nella quale ha parlato della sua vita dentro e fuori dal campo, partendo dagli inizi e giungendo fino al trasferimento in Italia. Questo un estratto delle sue parole: “Probabilmente, il mio primo ricordo legato al calcio è di quando mio fratello e io giocavamo in giardino. Mia madre ci iscrisse subito in una squadra a due passi da casa nostra, i Walderslade Boys, forse eravamo nell’Under 7. Penso che sia anche il mio primo ricordo in assoluto. Quando leggete le notizie di mercato da fuori, sembra che siano cose che i giocatori sanno già da vari mesi, ma in realtà non è andata così. Ho firmato un rinnovo non molto tempo fa e parlavo spesso col mister, prima della preparazione, nel precampionato e all’inizio della stagione. Volevo mantenere un dialogo aperto e, sapendo le opportunità a disposizione, valutare cosa fosse meglio per me. Poi, quando ho detto al mister i miei desideri e di come vorrei sfruttare al massimo le stagioni che mi restano, credo che il panorama si sia fatto più chiaro. L’opportunità è arrivata quasi alla fine della finestra di mercato. Io volevo davvero far parte della squadra, avere un ruolo attivo in ogni partita e non solo ogni tanto. Ero in un momento in cui volevo scendere in campo in ogni occasione. La cosa più importante era il club, a cosa ambisce, quali sono gli obiettivi stagionali e se sono in linea con ciò che voglio io. Dopo aver parlato col mister sulla sua idea di gioco e su come mi avrebbe inserito, non ho avuto bisogno di altro. Fonseca è molto intelligente. Abbiamo parlato per la prima volta al telefono, io ero ancora a Manchester e lui mi descriveva che tipo di difensore voleva, come le mie caratteristiche lo riflettessero e del fatto che mi volesse nella sua squadra. Me lo ha fatto proprio sentire, e una volta finita la chiamata, mi sono detto: «Facciamolo». È bello lavorare con lui, credo che l’aggressività e il modo in cui vuole che giochiamo siano molto adatti a me. Mi sembra di imparare qualcosa ogni giorno, mi sto trovando molto bene. Qui forse sta andando anche meglio di come mi aspettavo. Certo, ho saltato le prime due partite, ma stare bene adesso e, tocchiamo ferro, per il resto della stagione vuol dire poter essere determinante in campo, e questo rende il passaggio più facile per quanto riguarda la conoscenza dei compagni dentro e fuori dal campo. Credo che sia stato facile inserirmi nel gioco al fianco di Fazio e Mancini. In allenamento cambiamo e dividiamo spesso gli accoppiamenti per migliorare l’affiatamento e affrontare scenari diversi tra loro. Spero quindi di poter giocare bene al fianco di chiunque“.
Foto: twitter Roma