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Smalling: “Per noi inglesi è un limite non conoscere altre lingue. Razzismo in Italia? Ora basta!”

20.09.2019 | 16:32

Chris Smalling, nuovo difensore della Roma attualmente alle prese con un problema muscolare, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Telegraph:

Quanto conta imparare la lingua del paese in cui giochi?
“Ci sono pochissimi calciatori inglesi che vanno a giocare all’estero e parliamo di ottimi giocatori perché altrimenti non avrebbero lasciato l’Inghilterra. Penso che il limite degli inglesi all’estero sia proprio quello della lingua. E’ troppo importante poter comunicare con i compagni fuori e dentro al campo. Probabilmente, in generale, gli inglesi non si impegnano abbastanza per parlare una lingua che non sia la propria”.

Lei ha parlato molto con Solskjaer prima di lasciare il Man United, perché ha preso questa decisione?
“Il mister mi ha detto che avrei avuto le mie possibilità di giocare ma io sono abituato a giocare quando sono in forma. Mi avrebbe fatto giocare 40-50 partite? Potevano anche essere meno, diciamo 30, ma io voglio giocare con continuità sentendomi importante. Se fossi rimasto avrei accettato questa sfida con grande fiducia. Però vivo con fiducia anche questa avventura alla Roma e quando tornerò al Man United, avrò imparato qualcosa che gli altri difensori non hanno potuto imparare. Sarebbe stato facile restare ancora, ma questa era un’occasione troppo ghiotta per perderla. Posso provare a vivere una cultura diversa, anche se il gioco del calcio sarà lo stesso che ho visto in Premier”.

La Nazionale?
“Sono deluso delle mancate convocazioni perché fino a che ho giocato col Manchester United, ho sempre ottenuto la convocazione a parte nell’ultimo periodo. Sicuramente io non sono d’accordo con lui ma il calcio è fatto di opinioni. Non chiuderei mai la porta alla Nazionale in ogni caso e spero di rientrarci presto”.

Cosa ci può dire del razzismo negli stadi italiani?
“Le nostre voci come calciatori devono essere ascoltate. Bisogna parlare di questo fenomeno perché è l’unico modo per arrivare a un cambiamento. Speriamo che il governo e la Lega siano più vicini in questa battaglia. Sento che sta nascendo una bella coesione. I bambini che ci guardano alla tv altrimenti riceverebbero un insegnamento più che sbagliato. E’ l’ora di finirla”.

Quali sono le condizioni che si devono verificare per un suo ritorno al Man United?
“Durante una stagione può succedere di tutto, quello che conta è che sono sicuro che a fine anno sarò un calciatore migliore”.

Foto: Roma Twitter