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Smith e le conseguenze del tiro di Riise: “Dopo 12 anni provo ancora dolore e non riesco ad alzarmi dal letto”

13.10.2018 | 21:35

Alan Smith, un nome che molti appassionati di Premier conosceranno nonostante la poca fortuna avuta in carriera dal biondo attaccante. Il classe 1980, scuola Leeds e successivamente acquistato dal Manchester United, ricorda il tremendo episodio che gli provocò un brutto stop – quasi fatale – a causa di un tiro di John Arne Riise. Era il 18 febbraio del 2006, il norvegese del Liverpool calciò una delle sue potenti punizioni e prese in pieno l’allora 26enne. Il risultato? Caviglia slogata e gamba rotta. Da quel momento in poi Smith ebbe un percorso diverso, fino a sprofondare nei campionati minori inglesi con il Notts County. Ma, a distanza di 12 anni, il dolore non è ancora passato e l’ex Red Devils ne parla apertamente sulle pagine del Mirror: “Ancora oggi, dopo 12 anni, provo un forte dolore. Ogni mattina, non mi riesco ad alzare dal letto, ho la caviglia indolenzita e irrigidita. Sin dal giorno del mio ritorno sul campo, mi sono reso conto che qualcosa era cambiato, che provavo un fastidio tale da non poter più giocare come sapevo fare prima. Ma ho lottato con me stesso, ho sempre amato il calcio e nessuno me lo poteva levare, mi ripetevo. Avrei potuto ritirarmi ed essere da tutti ricordato come un ex calciatore di Premier League. Invece, ho accettato una carriera nelle serie minori”.

Foto: Notts County Twitte – Metro