Sneijder: “Quando ero al Real il mio migliore amico era il bicchiere di vodka”

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Wesley Sneijder si racconta ad AS, parlando dei due anni difficili al Real Madrid. Il calciatore olandese ha indossato la maglia dei blancos per due stagioni (2007-2009) prima di passare all'Inter dove ha vinto il Triplete, è rinato come calciatore e ha sfiorato il Mondiale 2010 e il Pallone d'oro. Queste le sue parole in merito alla difficile esperienza al Real: "Nella mia quinta stagione, avevo messo a segno 18 gol da centrocampista. Era il momento di lasciare l'Ajax. Mi ha cercato il Valencia, ma a quel punto avrei preferito restare in Olanda. Poi è arrivato il Real, il club che ho sempre desiderato.  Hanno offerto 24 milioni, l'Ajax  ne voleva 30 milioni a me ne hanno offerti 3 a stagione per cinque anni. Dunque ho scelto di non giocare in Supercoppa contro il PSV. Siamo arrivati allo scontro. Il club mi aveva dato molto, ma anche io. E ho dovuto fare quel passo ".  Le difficoltà al Real: "Qualcosa è andato storto. Mi ero abituato a vivere come una stella, apprezzavo successo e attenzioni. Nel mio tempo libero avevo come amico il bicchiere di vodka, ma ero convinto che avrei potuto nascondere lo scadimento di forma con la tecnica. Un atteggiamento che non era degno del Real Madrid. Sono crollato rapidamente dal punti di vista fisico, pensavo che nessuno se ne accorgesse puntando meno sulla corsa e più sui colpi. Mi dissero che giocavo bene ma dovevo e potevo migliorare. Ma non lo feci e così mi cedettero".  Foto: Instagram personale