SOFIANE FEGHOULI, IL “PROFESSORE DEL DRIBBLING” CHE INCANTA VALENCIA
15.10.2015 | 12:20
In Francia, sua terra d’origine, è stato definito “Le petit professeur du dribble”, ovvero “il piccolo professore del dribbilng”. Un soprannome che porta ancora con sé, in quanto ha mantenuto intatte le sue caratteristiche di centrocampista offensivo dotato di talento e tanta tecnica. Sofiane Feghouli è nato in Francia, sì, ma dal 2011 è naturalizzato algerino: da quattro anni, infatti, è il giocatore simbolo della Nazionale africana. Un giocatore esperto (è nato infatti nel 1989 a Levallois-Perret, città a nord-ovest di Parigi) ed è proprio nella suo paese natio che inizia a tirare i primi calci al pallone. Adesso è un giocatore esperto e, dunque, facilmente apprezzato e seguito con interesse dai grandi club europei. Anche italiani. Nelle ultime settimane è stato accostato a squadre del calibro di Barcellona, Roma e Inter. Ma lui, per il momento, è felice di restare al Valencia, nel quale è trattato come un re, dove può mettere in mostra le sue capacità in Champions League (suo, ad esempio, il gol che ha regalato la vittoria ai suoi nell’ultima trasferta a Lione) e continuare a crescere. L’aspetto favorevole di una possibile trattativa per il suo trasferimento è il suo contratto in scadenza a giugno 2016 (e, indiscrezioni proveniente dalla Spagna, lontano dall’essere rinnovato), particolare che trasforma il giocatore – viste anche le sue qualità – come una vera e propria occasione di mercato. Feghouli inizia la sua carriera calcistica nel 1998 nelle giovanili del Red Star, club con sede a Saint-Ouen (periferia nord di Parigi), famoso per aver vinto cinque coppe nazionali tra gli anni ’20 e ’40 e per avuto nelle proprie fila, nel corso della stagione 1941/42, nientemeno che Helenio Herrera, il mago. Feghouli vi resta fino al 2003 e, dopo un rapido passaggio al Paris FC, si trasferisce al Grenoble, non prima di aver rifiutato una proposta del Psg (nel quale era riuscito a superare un provino). Dopo la stagione 2006/2007 viene promosso in prima squadra e vi debutterà il 27 aprile 2007 (entrando a partita in corso) in occasione della sfida di Ligue 2 contro lo Stade Reims. Riesce a giocare in altre due circostanze, l’ultima delle quali (contro il Montpellier) dal primo minuto. Il premio, a fine stagione, è il primo contratto da professionista, con scadenza giugno 2010. Nel campionato successivo, pur essendo molto giovane, diventa titolare fisso della squadra. La sua crescita è evidente, tant’è che oltre al soprannome di “professeur” gli viene assegnato anche quello di “nuovo Zidane”. Ma Feghouli non si fa superare dalle pressioni di un paragone così pesante, e nel corso degli anni riesce a imporsi come uomo-simbolo della squadra e a contribuire – nella stagione 2008/2009 – alla promozione del Grenoble in Ligue 1. Finito il contratto, il franco-algerino viene acquistato dal Valencia, ma l’età (21 anni) e l’inesperienza in un campionato completamente diverso come la Liga, non gli permettono di esprimersi ai livelli di Grenoble. Così, a gennaio 2011, viene ceduto in prestito all’Almerìa, per aiutarlo a prendere dimestichezza con il calcio iberico. Esperienza più che positiva: 2 gol in 9 presenze. Nell’estate del 2011, il Valencia lo riprende e decide di lanciarlo definitivamente. Da quell’anno a oggi, Feghouli è l’ala destra imprescindibile negli schemi del club, tant’è che questo ruolo gli ha regalato anche la convocazione stabile in Nazionale. Fino al 2011 ha potuto scegliere tra Francia e Algeria. Infatti, ha giocato in diverse rappresentative giovanili francesi, collezionando 2 presenze con l’Under 19 e 3 con l’Under 21: qui ha debuttato il 9 settembre 2008 in occasione di un match contro la Bosnia (per la cronaca, sostituendo a partita in corso l’attuale giocatore del Bologna, Anthony Mounier). Poi, Il 23 ottobre 2011 la federazione algerina annunciò che la FIFA aveva ufficialmente accettato la sua richiesta di passare sotto il controllo della federazione algerina invece di quella francese. Sua la rete del 17 giugno 2014 a Belo Horizonte contro il Belgio, ai Mondiali brasiliani: il primo gol algerino dopo 28 anni in un Mondiale. Il destino del “piccolo professore del dribbling” potrebbe cambiare nel giro di poche settimane. E chissà, il suo futuro potrebbe essere proprio in Italia.
Foto: goal.com