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SOMMER ASPETTA LA GLORIA

15.06.2013 | 10:29

Il protagonista odierno della nostra rubrica potrebbe rivelarsi una new entry della prossima serie A. Alla luce del mancato riscatto di Viviano, la Fiorentina è infatti alla ricerca di un portiere, la priorità di Pradé e Macìa risponde al nome di Michael Agazzi, reduce da tre ottime stagioni con la maglia del Cagliari. Ma nelle ultime ore, nelle segrete stanze della dirigenza gigliata, sta prendendo quota anche la candidatura di Yann Sommer, ventiquattrenne estremo difensore del Basilea, localizzato negli ultimi mesi sul radar di diverse società del vecchio continente. Lo specialista elvetico, valutato circa sei milioni di euro, si è rivelato alla platea internazionale nel corso della Champions League di due anni fa, trascinando i suoi, a suon di miracoli, alle due vittorie da urlo ai danni di Manchester United e Bayern Monaco.   

Sommer nasce il 17 dicembre del 1988 a Morges, nella Svizzera francese, e inizia a muovere i primi passi con l’Herrliberg. Nel 1997 entra a far parte della famiglia del Concordia, vero e proprio serbatoio del Basilea, tra le cui fila approda poi nel 2003 per ultimare la trafila delle giovanili. Nel 2005 firma il suo primo contratto Pro con la blasonata compagine renana ma difende soltanto i pali della formazione under 21, fungendo anche da terzo portiere della prima squadra. Nell’estate del 2007 Yann viene spedito a fare esperienza al Vaduz, tra i cadetti, rivelandosi decisivo ai fini della promozione nella massima serie. Esordisce in Super League il 20 luglio del 2008, a 19 anni, sempre tra i pali del Vaduz, ma qualche mese dopo viene richiamato alla base per l’infortunio del titolare Franco Costanzo. Dopo la parentesi del 2009-10, ancora in prestito ma questa volta al quotato Grassoppher, fa definitivamente ritorno al Basilea e dalla primavera del 2011 si appropria in pianta stabile della maglia da titolare.

Venendo adesso alle caratteristiche tecniche, Sommer sin qui si è messo in luce per agilità e ottimo istinto, che gli hanno consentito di guadagnarsi spesso le copertine per parate fuori dal comune. Ma è anche munito di buona tecnica e con i piedi è una sicurezza. Volendogli trovare una pecca, non è del tutto insuperabile sulle uscite alte, non essendo supportato dal canonico physique du role: 183 cm per qualcuno non sono tanti, ma lungi da noi l’intenzione di aprire il fronte sulle diverse correnti di pensiero in materia, anche perché da Iker Casillas (185cm) a Peruzzi (181), per citare i primi due che ci vengono in mente, la storia del calcio ha dimostrato che si può eccellere tra i pali anche senza essere muniti di lunghissime leve.