Sono online, per voi

Categorie: Editoriale
Sono online, per voi. Un sito di calciomercato, ci pensavo (segretamente) da almeno dieci mesi. E' stata una bella salita, ma quando ho visto da lontano lo striscione del Gran Premio della Montagna non ho sentito le gambe dure. Da passista sono diventato scalatore: nell'ultimo mese ho bruciato le tappe, ha saltato mille ostacoli, i paletti erano sempre più alti. Ma quando vuoi, se vuoi, non te ne accorgi.
 
Sono online, per voi. Con tanta emozione perché ho vissuto - da sempre - per la Notizia. La mia amica Notizia, l'amica da coccolare, da non tradire. Quando, circa cinque anni fa, decisi di lasciare il Corriere dello Sport-Stadio (stavo benissimo, avevo tutto) lo feci perché avevo intuito che stava cambiando il modo di fare giornalismo. Esempio: se prima potevo tenere con me una notizia per dieci ore, senza correre il rischio che qualcuno potesse soffiarmela, l'evoluzione aveva portato a una competizione sul filo dei minuti. Fratello Internet in tempo reale: un brivido profondo per chi con l'adrenalina della Notizia ci ha fatto spesso colazione. Spaccare in due la giornata, non aspettare il quotidiano fresco di stampa per vedere pubblicate le tue news. Mi sono subito reso conto che avrei dovuto correre verso un'altra direzione.
Sono online, per voi.
 
Ho soltanto alcuni appunti sparsi che porto sempre con me senza la necessità di doverli memorizzare, semplicemente perché fanno parte di me. La mia amica Notizia merita di essere onorata così: controllo, approfondimento, curiosità per arricchirla di nuovi particolari, tempismo nel precipitarsi da fratello Internet per abbracciarlo più veloce della luce. Ma senza quei passaggi la mia amica Notizia può anche restare ai box.
 
Non mi interessa spendere quindici nomi al giorno per il club tal dei tali, a maggior ragione se nessun di quei quindici alla fine va in porto. E mi piace correre da solo, senza ganci o agganci, a costo di frequentare i sentieri di campagna...
 
Sono online, per voi. Meglio: con voi.