Ultimo aggiornamento: mercoledi' 18 dicembre 2024 19:27

Sottil: “Mi piace sentirmi un leader. Darò tutto per questa maglia”

28.07.2024 | 23:59

L’esterno offensivo della Fiorentina Riccardo Sottil ha parlato i media presenti dal ritiro di Preston: “Il ritiro procede bene – riporta Firenzeviola.it – stiamo lavorando bene già dalle due settimane di Firenze maqui il clima è più favorevole”.
Come va il feeling con lo staff? “Il mister lo conoscevamo già da Monza, si è presentato benissimo, ha fatto benissimo a Monza e noi siamo felicissimi sia venuto qua. Ci ha già dato i suoi primi concetti, le sue ideologie di lavoro e noi stiamo cercando di apprenderli al più presto”.
Come va con i nuovi giocatori? “I nuovi innesti sono già entrati in sintonia con il gruppo, sono sicuro ci daranno una grossa mano. Kean e Colpani li conoscevo già personalmente e con Pongracic comunque lo conosco da avversario, avendoci giocato contro. Sono dei bravissimi ragazzi e sembra che stiano con noi già da tanto tempo perciò non vedo difficioltà nel loro ambientamento”.
Che effetto ti ha fatto l’elogio di Palladino e può essere la tua stagione? L’attestato di stima mi ha dato una carica enorme e l’ho ringraziato per le belle parole. Per quanto mi riguarda ho avuto tanti intoppi in questi anni, infortuni che mi sono portato dietro come strascichi, ci vuole tempo per tornare quello che sei e al top della forma ma sono contento perché già alla fine dello scorso campionato stavo tornando. Ora mi sento bene e sono partito con il piede giusto e l’energia e la ventata d’aria fresca che sta dando il nuovo mister è uno stimolo in più”.
Il tuo ruolo come cambia con questo modulo? I trequartisti giocano più dentro il campo e quella posizione devo dire che mi piace di più perché sei già tra le linee quando ricevi la palla e puoi andare al tiro ed essere determinante. Ma non cambia molto perché poi durante la gara ti puoi allargare, sono concetti belli e il gioco si basa sull’aspetto fisico ed infatti il mister ci fa lavorare sull’aspetto atletico”.
Un leader? Tanti anni a Firenze, avevo 16 anni e a 25 mi piace essere un leader, aiutare i giovani e un punto di riferimento e mi dà un senso di responsabilità e dare qualcosa in più per questa squadra e città. Questo mi incita”.
E’ una preparazione dura? A livello personale è una delle preparazioni dove ho corso di più, a Firenze la stanchezza si faceva sentire ma il mister ci faceva correre in silenzio”.
Foto: Instagram Sottil