Spadafora: “La Serie A non so se finirà. Cristiano Ronaldo? Non deve sentirsi al di sopra di tutti”
20.10.2020 | 15:08
Intervenuto nella trasmissione di La 7, L’aria che tira, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha parlato in merito alla situazione epidemiologica legata al Covid e allo sport, affermando come da venerdì verrà attuato un nuovo protocollo che vedrà maggiori restrizioni per le palestre e ha parlato della Serie A e della polemica con Cristiano Ronaldo.
Queste le parole del Ministro: “Venerdì pubblicheremo un protocollo attuativo più rigido per le palestre e le piscine che prevede maggiore distanziamento e anche il possibile utilizzo della mascherina in determinate attività. Io ho difeso lo sport perché non mi andava l’idea che fosse l’unico settore fortemente penalizzato ed è giusto che si proceda a tenere aperte tutte le attività possibili. Non è lì il focolaio, anche il Cts ha detto che non ci sono evidenze scientifiche su palestre e piscine. Certo, l’evoluzione della crisi potrebbe farci cambiare idea nuovamente, ma lo sapevamo, questo è un anno difficile e anche l’inizio del prossimo sarà così”.
Sui campionati: “La Serie A ce la farà a finire? Spero di si, in questo momento nessuno può avere certezze su qualcosa. È una situazione particolare, di questo deve essere consapevole la Lega di A e tutte le altre leghe ovviamente, e pensare a un piano B e a un piano C. L’idea di una bolla come la NBA? Una soluzione che ci piace ma bisogna capire come attuarla”.
Sulla polemica con Cristiano Ronaldo: “Il protocollo funziona, ma deve essere rispettato. Noi potremmo anche farlo più rigido, ma se poi c’è qualcuno che lo ignora. Ronaldo? Certi campioni si sentono al di sopra di tutto. Ha violato il protocollo quando è partito per il Portogallo, tanto che è stato aperto un fascicolo alla Procura di Torino. Credo che gente così dovrebbe lanciare messaggi che invitino al rispetto delle regole”.
Infine su Juve-Napoli: “Rispetto la decisione del giudice e comunque sono in atto ricorsi e vedremo come finirà. Il protocollo come dicevo esiste e funziona, non possiamo modificarlo all’occorrenza per la Juve o per il Napoli”.
Fonte Foto: Governo.it