Spadafora: “Vogliamo che il calcio riparta, ma oggi è impossibile avere date certe”
06.05.2020 | 15:35
Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora è intervenuto alla Camera soffermandosi anche sulla possibilità di ripresa della Serie A e del calcio italiano: “Posso assicurare che sin dall’inizio dell’emergenza ho mantenuto un rapporto quotidiano con Figc, con un confronto costruttivo e rispetto dei ruoli. Il simbolo di questo stop per lo sport è stato il rinvio delle Olimpiadi, gli Internazionali d’Italia di tennis o il Giro d’Italia. Quello che serve è avere sempre in primo piano la tutela della salute, nell’interesse di tutti i cittadini italiani. La Road map resta valida: 4 maggio ripresa allenamenti individuali e anche di squadra, ma a livello singolo. Un percorso validato dal Comitato tecnico scientifico. Il 18 maggio, questa ripresa avverrà con le medesime modalità per gli allenamenti. Per il calcio – ha continuato Spadafora – è stato ritenuto però di fare approfondimenti dal Comitato tecnico scientifico, ci sarà un’audizione domani. Bisogna considerare che il calcio non consente distanza di sicurezza, né utilizzo di misure di protezione. Sottolineo poi un dibattito politico inasprito negli ultimi giorni. L’idea di definire con urgenza ora e subito le date va in contrasto con esigenza di analizzare i dati. Le uniche decisioni prese in Europa sono quelle relative a chi si è fermato. Anche l’Inghilterra ha appena posticipato la decisione. Confermo la mia linea e del governo: auspichiamo tutti che i campionati possano riprendere. Ma oggi è impossibile identificare una data certa, dobbiamo vedere come reagirà la curva di contagi. Solo due giorni fa è iniziata la Fase 2 nel paese. Il mio impegno è raccontato dai fatti: due decreti che contengono misure straordinarie relarive a questa situazione, compreso il calcio. Un’occasione per lo sport per rigenerarsi e ripartire più di prima”, ha chiuso Spadafora.
Foto: governo.it