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SPAGNA, ESORDIO E GOL MA NON CHIAMATELA FAVOLA: BRAIS MENDEZ, IL CANTERANO DEL CELTA VIGO PRONTO AL GRANDE SALTO

20.11.2018 | 11:00

“Esordio, gol e vittoria: meglio di così?” è il sogno che ogni giovane giocatore spera di realizzare nel momento in cui calca un campo di calcio. Ebbene, questo giocatore esiste veramente e l’evento in questione si è realizzato appena due giorni fa. E se già solo questo potesse essere più che sufficiente a rendere il tutto splendido e indimenticabile, aggiungiamo anche il fatto che ciò non è avvenuto con indosso una maglia qualsiasi, ma proprio quella della propria Nazionale maggiore, una delle più importanti e blasonate che esistano al mondo. Un film perfetto quello che è avvenuto all’Estadio Gran Canaria nell’amichevole tra Spagna e Bosnia. Brais Mendez, un centrocampista offensivo classe 1997 del Celta Vigo, subentra al 59′ al posto del milanista Suso. Trascorrono meno di venti minuti ed ecco l’episodio che trasforma una partita non certo memorabile in una favola perfetta. Respinta non perfetta da parte del portiere della selezione ospite Ibrahim Sehic e subito il 21enne che, trovandosi al punto giusto al momento giusto, non si fa pregare e insacca un semplice tap-in che deciderà il match ma soprattutto entrerà per sempre nella storia di un talento che avrà ancora moltissime pagine da scrivere nella sua carriera. Una grandissima gioia, ma non la prima delle soddisfazioni che si è tolto Mendez. Con addosso la casacca del Celta Vigo infatti già aveva fatto male a una vittima eccellente, vale a dire al Real Madrid. Un gol certamente dal sapore meno dolce rispetto a quello di due giorni fa, visto che non aveva fruttato alcun punto alla sua squadra ma pur sempre un gran bel segnare contro i campioni d’Europa e del mondo in carica.

Insomma, un biglietto da visita niente male nella settimana dall’11 al 18 novembre per questo trequartista. Un giocatore nato con il pallone tra i piedi, dato che i suoi primi calci alla sfera risalgono a quando aveva appena 4 anni. Ed è stato praticamente da subito che si è visto sbocciare il suo talento. Sono state molte infatti le squadre che ha girato sin da piccolino, fino a giungere nelle giovanili del Celta Vigo. È stato lì che il classe ’97 ha fatto il definitivo salto di qualità. Difatti, dopo tutta la trafila del vivaio del club galiziano, la scorsa stagione è arrivato il debutto in Liga. Una prima partita a cui sono seguite altre 19 in campionato e 4 in Coppa del Re nonché il primo gol e due assist nella massima serie. Numeri già pareggiati e superati in queste prime gare stagionali. Mendez infatti ha già messo a segno tre gol e servito due assist in appena 9 gare dell’attuale edizione della Liga. Dati che hanno spinto il ct Luis Enrique a convocarlo nella Roja e a dargli quella fiducia che poi ha ampiamente ripagato. D’altronde come si fa a non puntare su un giocatore che dal punto di vista del fisico e della tecnica ha ben poco da invidiare ad altri della sua età e non solo: altezza (1.87 metri che fanno sì che sia pericoloso nel gioco aereo e che protegga la palla spalle alla porta), mancino (un piede con cui è in grado non solo di tirare ma anche di controllare palla in maniera pulita e effettuare passaggi ottimi sia sul corto che sul lungo), duttilità (trequartista, ma anche esterno di destra a piede invertito da eccellente trequartista di fascia). Se solo migliorasse la struttura fisica (servirebbe aumentare un po’ la massa muscolare) e la velocità (forse il vero difetto di questo giovane talento), Mendez potrebbe far parlare di sé per molto anni in Europa facendo le gioie di qualche top club, big che quasi sicuramente non attenderanno troppo prima di bussare alla porta del Celta Vigo per il 21enne nativo di Mos.

Foto: zimbio