Spalletti: “Totti? Mettiamoci d’accordo e si fa la formazione in cooperativa. Se lo metto gli ultimi 5’…”
Applausi, striscioni e cori.
San Siro ha riservato un'accoglienza da re a
Francesco Totti, alla sua ultima apparizione alla Scala del calcio. Prima una standing ovation con tanto di tabellone luminoso che segna il numero '10' e il nome del capitano ad inizio partita e al minuto 75′ un applauso verso il campione giallorosso. Poi uno striscione, esposto dalla Curva Sud - cuore pulsante del tifo rossonero -
“La Sud rende omaggio al rivale Francesco Totti”. A
San Siro si è consumato così l'ultimo atto da giocatore del numero 10 giallorosso che ha festeggiato il successo dei propri compagni seduto in panchina. Proprio così, perché
Luciano Spalletti non ha concesso a
Totti neppure una passerella finale. E lo stesso tecnico giallorosso, intervenuto ai microfoni di
Premium Sport, ha commentato così tale scelta:
"Basta mettersi d'accordo e la formazione si fa con una cooperativa, si fanno le votazioni e metto in anche Totti, mettiamoci d'accordo (ride, ndr.). La squadra aveva rincorso e dato un po', abbiamo fatto la scelta di El Shaarawy perché mi serviva di fare gol, sul 2-0 non sono mai tranquillo, ho visto partite in cui noi abbiamo preso due gol in pochi minuti, la squadra aveva corso, era un po' affaticato. Mi dispiace, non so che dire. Quando dite che metto Totti gli ultimi 5' dite che lo prendo per c.... Anche io rispondo a voi in maniera tranquilla, mi dicono che non va bene metterlo per 5', loro avevano messo gli attaccanti, ci stavano assaltando. Avete ragione voi probabilmente, ho preso offese anche se l'ho messo per 7', ho preso offese durante la partita. Datemi la gestione di Totti, l'anno scorso lui è stato bravissimo perché ha sfruttato quei momenti che gli concedevo, io non so cosa fare. La società deve restare viva per questa possibilità di arrivare secondo. Mi dispiace".