Spalletti: “Perisic è tranquillo, un professionista esemplare. Candreva resta e sul mercato…”

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Alla vigilia della prima sfida di campionato contro la Fiorentina, il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa analizzando il prossimo avversario e facendo anche il punto sul mercato: "Finalmente si ricomincia. Mi aspetto delle risposte dai miei calciatori, che dovranno mettere sul campo quello che ogni sportivo si aspetta. Il calcio regala emozioni, poi è sempre piacevole incontrare nuovamente alcuni avversari. Ci sono stati 40 giorni per lavorare e conoscerci, poi non sappiamo dove questa strada ci porterà, ma dovremo lavorare con grande orgoglio e senso di appartenenza. Dobbiamo portare il messaggio dei nostri sportivi, che ci sono sempre stati in questo precampionato, sia in Italia che in Cina e Singapore. Se son soddisfatto dell'attuale rosa o mi aspetto altri arrivi dal mercato? I calciatori sono la nostra forza. In questi giorni, in questo periodo, sono stato chiamato in causa in veste di elemento importante per l'Inter, ma quello che conta è il giocatore. Sono loro la nostra garanzia, che ormai conosco bene: abbiamo a che fare con grandi professionisti e grandi uomini. Arriveranno dei momenti di difficoltà, è normale, ma i nostri avversari dovranno sputare 'sangue sportivo'. E forse non basterà. Domani ci saranno 50.000 spettatori allo stadio, questo è importantissimo. Il 'Meazza' deve essere un luogo sentimentale dove ritrovarsi, dove si ama alla follia senza possibilità di tradimento. Sono abbastanza contento, perché ho conosciuto meglio la mia squadra. Poi ho letto tantissimi nomi, ma il mercato che la società ha portato avanti mi è piaciuto, è un mercato al quale sono da sempre abituato. Dove collocherei l'Inter in questo momento? Non rispondo volentieri a questa domanda, perché poi non si usano mezzi termini: si parla di fenomeno o fallimento. Noi dovremo fare il massimo, forse anche di più. Lasciatemi stare, lasciate stare l'allenatore: cercate di parlare solo ed esclusivamente dei giocatori. I titoli devono essere per loro, non per me. Dal canto mio, devo essere bravo a far credere loro di poter dare di più rispetto al possibile. Mi raccontavano di una squadra fragile, non capace: io non sono d'accordo, conosco la squadra e tutti sono in grado di mettere in difficoltà l'avversario. Chi può agire da trequartista nel 4-2-3-1? Abbiamo cinque uomini in grado di ricoprire questo ruolo: Borja Valero, Brozovic, Joao Mario, Eder e Jovetic, più un'altra possibile intuizione. Per me va benissimo così. Poi, ovviamente, conta la squadra: il gruppo è una cosa sola, non deve essere spezzato. Non esalterò e criticherò mai un determinato calciatore, il risultato lo fa la squadra, non chi fa gol. Non esiste il fenomeno e non esiste il coglione, conta il gruppo. Solo il gruppo. Juventus, Roma, Napoli e Milan davanti all'Inter? Il Milan ha fatto benissimo sul mercato, cambiando molto e inserendo calciatori importanti. Poi Montella riuscirà ad assemblare il tutto. Ma io non dimentico la Lazio, squadra forte che ha vinto anche contro la Juventus, probabilmente la più forte, in modo meritato. L'Inter è forte, io sono tranquillo: io sono emozionato per questo inizio, sono pronto. E lo devono essere anche i ragazzi, che quando arriveranno allo stadio non dovranno avere nelle orecchie la musica preferita, ma il battito dei 50.000 spettatori del 'Meazza': il pubblico è il nostro obiettivo, vogliamo regalare agli interisti tante gioie, perché sono tantissimi. Sia in Italia che nel modo. I giocatori, vedendoli quotidianamente, sono emozionati. Stanno correndo verso la soddisfazione dei nostri sportivi. Icardi? Mauro sta bene, anche se probabilmente qualche allenamento gli manca. Ma sta bene e noi siamo tranquilli. Se non riuscisse a mantenere la propria condizione per 95' farei le opportune valutazioni nel corso della gara. Ma abbiamo giocatori in grado di sostituirlo. Perisic libero mentalmente? Siamo tutti tranquilli: io, la società e lo stesso Ivan. Tutti devono avere la voglia di ascoltare il ragionamento altrui. Perisic è un grande giocatore, dovrà dare quel qualcosa in più. Dopo il primo confronto non ho avuto alcuna indicazione differente, parliamo di uno dei migliori professionisti in circolazione. Davvero esemplare come ragazzo. Ha un programma specifico che segue anche dopo il termine degli allenamenti. Candreva? Voglio tenerlo, la società ha la stessa idea e resta qui. Antonio non ha dato alcun sintomo differente, pertanto andiamo avanti. Poi non so quello che potrà accadere, perché il Chelsea potrebbe esserci. Se avverto pressione per via della grandi aspettative nei miei confronti? Non sono preoccupato. Certamente l'allenatore è importante, ma dipende anche dall'ascolto dei ragazzi. E loro stanno ascoltando dal primo giorno: sono loro che scriveranno la mia e la nostra storia. L'umore del nostro pubblico può dipendere anche dal risultato dalla squadra, i calciatori dimostreranno sul campo. Devono sapere in che mondo vivono, quello del calcio è un mondo dorato, comportandosi da grandissimi professionisti". Foto: sito ufficiale Inter