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Spalletti: “Caso Icardi? Cose che ci fanno divertire, domani non c’è. Su Pastore, Ramires e Rafinha…”

02.02.2018 | 15:53

Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Crotone. Queste le sue parole: “Sembra che l’Inter sia diventata la squadra che ha preso la peggior forma possibile. Invece vanno prese in considerazione tante altre cose. C’è quello che attraversa il momento in difficoltà, ma non è detto che la squadra debba esserne influenzata. Dobbiamo prendere tutte le migliori qualità che ci hanno permesso di diventare allenatore e giocatori nerazzurri. Ho parlato di Ramires, vero, ma quando Steven Zhang, che è una persona corretta, ha detto che non si poteva fare, si è smesso di parlarne. Non si è inventato nulla, è tutto abbastanza normale. Dobbiamo spazzare vai questo momento, tornando a fare grandi risultati. Rafinha ha qualità e confermo di averlo trovato bene. Ha retto allenamento molto duri, pensavo ne avesse risentito e invece mi ha sorpreso. Settimana successiva abbiamo dovuto gestirlo. Può aiutarci nella qualità. Il caso Icardi? Paradossalmente, le cose che raccontate, ci fanno divertire e sorridere. Anche per questo, c’è da tenere in considerazione l’effetto che fa sui nostri tifosi che si trovano a pensare che la loro fede calcistica sia nelle mani di bambini e non di professionisti. Magari in tutta la settimana pensa al risultato della sua squadra e io assicuro che questa squadra è fatta di gente professionale che vuole dare tutto e portare nuovamente l’Inter in Champions League. C’è poi da fare una riflessione su quello che comporta trattare queste situazioni a finestre aperte. Non vorrei mai si portassero dentro lo spogliatoio. Il nostro lavoro impone concentrazione sulle cose che contano. Bisogna non provocare inutili preoccupazioni ai nostri tifosi perché questi ci sostengono tutte le domeniche, sono lì a soffrire con la propria squadra. Devo anch’io fare attenzione a non andare poi a creare dubbi ai nostri tifosi, perché è un attimo che l’entusiasmo cala. Parliamo si situazioni molto sottili. Ringrazio tutti loro di essere 50mila anche domani. Sono tifosi maturi con la testa solida nel continuare a credere nella squadra. Credere significa anche fischiare, criticare quando le azioni non vengono ben gestite. Comunque sono sempre lì e per esserci anche a quelle ore fanno sacrifici. Bisogna che ci sia rispetto. Icardi? Per domani non è convocato. Vorrebbe giocare anche da casa, ma non si può. Si poteva cercare recupero fatto incertezze ma abbiamo optato per il sicuro. Azzardare vorrebbe poter dire fermarlo per più tempo. Gioca Eder. L’Inter ha tutti gli ingredienti per poter competere al suo traguardo, un traguardo importantissimo e allo stesso tempo difficilissimo. Bisogna esserci sempre. I numeri dicono che ci possiamo stare tra le prime quattro. È chiaro che in questo senso bisogna fare chiarezza. I traguardi si possono raggiungere in tanti modi: puoi anche spendere tanto e comunque fallire il proprio risultato. Dobbiamo dire le cose vere, non trarli in inganno. Per quanto riguarda me, a fine anno si tirano le somme. Al termine di questo percorso si potrà veramente fare un bilancio. Davanti allo specchio bisogna andarci a volto scoperto perché serve vedere la vera espressione delle persone. A noi non spetta nulla di diritto, dobbiamo ricostruire un’espressione tosta per poterci rimanere in quella zona. Resta fondamentale non creare false aspettative perché si rimane delusi. Pastore? Io non ne ho mai parlato. Mi sembrava abbastanza impossibile perché ci sono dimensioni di stipendi differenti tra il nostro club e quello del Psg. Se vuoi portare un giocatore come lui che guadagna più di tutti i nostri, devi prima guardare ai numeri. Rafinha comunque ha grossomodo quelle caratteristiche. A proposito di numeri e di social: Icardi ha segnato 14 gol senza rigori e 5 assist sono arrivati da Perisic. Poi sul flusso dei passaggi: quelli che passano più palloni a Mauro sono Ivan, Vecino e appena sotto Brozovic. Traete le vostre conclusioni, questi sono dati di fatto. Domani bisogna essere forti, convinti che ci sono anche altre cose che ci hanno accompagnato a questa classifica. Bisogna riprenderla in mano e usare di più le cose che sono andate a buon fine. Poi c’è anche un Crotone che ha ritrovato entusiasmo grazie a Zenga. Io l’ho conosciuto e so quanto può dare. Dobbiamo giocare con qualità e stanare il loro fortino che creeranno. Stiamo attenti alla loro veloce ripartenza. Vedo dei segnali positivi in allenamento, anche se li avevo visti anche le altre settimane. Bisogna essere vogliosi e domani me lo aspetto”.

Foto: Inter Twitter