Spalletti: “Cambi fondamentali per vincere una gara bloccata. Scudetto? Chi è dietro può recuperare”
08.11.2022 | 21:18
Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato a Dazn dopo la vittoria contro l’Empoli.
Queste le sue parole: “Gara complicata. Loro sono stati sempre bravi a chiuderci col centrocampista del rombo. Lì diventa fondamentale il valore individuale e diventa difficile avere supremazia contro una squadra che ha fatto una grandissima partita di sacrificio”.
Decisivi i cambi: “E’ superfluo ridire questa cosa, forse a credere diversamente c’è un interesse. Abbiamo giocato sabato alle 18, se non cambi 4-5 giocatori non puoi avere forza per 90′. Quest’alternanza diventa fondamentale, quando sono entrati gli altri hanno dato una impennata alla partita, si è visto che la partita è cambiata. Questo diventa la soluzione per tutto. Se si lasciano coinvolgere che fanno sull’essere o non essere titolare non vanno da nessuna parte. L’addizione delle qualità di 22 calciatori fa più dell’addizione delle qualità di 11 giocatori, non so più come dirvelo”.
Sulla sosta: “Bisogna prendere atto di quelle che sono le situazioni che ti trovi davanti e affrontarle qualsiasi esse siano, ci si va dentro e si prova a metterci mano di volta in volta affinché tu abbia dei vantaggi. Si valuta lì per lì, questa sosta c’è per tutti e non si può fare diversamente. Un po’ come quando faccio i calcoli per chi deve giocare: per me sono bravi tutti e due, poi ne decido uno in base a un dettaglio e spesso vengo smentito perché spesso l’altro che non ho scelto fa meglio di quello che ho scelto”.
Sullo scudetto: “Secondo me bisogna stare attenti perché aumentano pure. L’Udinese finora aveva fatto vedere di essere dentro e le squadre che sono rimaste un po’ più indietro sono capaci a riprendersi. E’ lunghissima la strada, le insidie sono tantissime. Bisogna stare sempre lì sul pezzo, avere questa disponibilità per dare importanza a tutto quello che passa davanti. I tre punti non sono importanti in base al valore della squadra che hai davanti, ma in base a quelli che sono i tuoi sogni, le tue prospettive, la tua voglia di diventare un calciatore top o un top team”.
In tanti dicono che questo è l’anno del Napoli: che effetto le fa?
“A me non fa né caldo né freddo, bisogna saper distinguere quelli che te lo dicono per metterti più in alto possibile a posta aspettando di sentire il tonfo, sperando in una caduta. Ma saremo pronti anche a questo, fa parte un po’ della mentalità della nostra città, dei napoletani stessi”.
Foto: twitter Napoli