Spalletti: “Ci siamo un po’ disuniti. Dispiace non aver vinto con la curva che è tornata”

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Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, dopo il pareggio interno contro l'Hellas Verona è intervenuto al microfono di Dazn: "Qui c'è grande entusiasmo, è come disse Sarri. Quando parli di calcio a Napoli diventa un luna park perché è tutto bello". Sulla partita. "Nel secondo tempo ci siamo un po' disuniti. Poi va detto che loro sono bravi perché ti vengono addosso uomo contro uomo, sono abituati a giocare con spazi larghi. Ci sono dei momenti in cui ti vengono così forte addosso che bisogna giocare in avanti per forza. Si allenano in spazi larghi a fare uomo contro uomo, ti montano addosso, vengono in avanti e lasciano uomo contro uomo dietro. Anche sulla palla lanciata poi trovano vantaggio coi difensori. Bisogna fare uno-due stretti e liberarsi dell'uomo, invertendogli la corsa per attaccare lo spazio dietro. Ma diventa ugualmente una partita che va fatta dal punto di vista della qualità, di palla sui piedi, di tenere quest'avversario e non farsi portare via palla. Noi siamo meno abituati. Questa è una teoria nuova del calcio, ora molte squadre lo fanno".
Ha ragione De Laurentiis quando dice che una delle sue qualità è far sentire tutti importanti? L'ha definita il tredicesimo uomo del Napoli. "Non mi è andata male, il 13 è un numero che mi piace. Poteva andare anche peggio (ride, ndr). E' vero, nel calcio contano i calciatori, l'organizzazione societaria, conta avere una tifoseria come la nostra e mi dispiace non aver vinto perché oggi erano tornati i ragazzi della curva. Questo risultato va accettato. Potevamo fare di più, ci dà un po' fastidio che gli altri ti vengano a prendere sempre con le mani addosso. Bisogna abituarsi a questa tecnica del fare fallo nella metà campo avversaria. Molte squadre fanno fallo nella nostra metà campo perché seguono, facendo fallo si rimettono a posto le cose. Ci sono calciatori più adatti a fare questo tipo di gioco".
Foto: Twitter Napoli