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Spalletti, due mesi da top. E con Perisic si è superato (fuori dal campo)

11.09.2017 | 00:30

Spalletti

Riteniamo che Luciano Spalletti sia nella top ten degli allenatori europei. Qualità tattiche straordinarie, il grande pregio di tirare fuori il meglio da qualsiasi calciatore, senza snaturarlo e mortificarlo. Anzi: se qualcuno vale 6,5, con Spalletti molto presto guadagnerà almeno un voto in più. L’esempio è Emerson Palmieri: a Roma avevano riempito di critiche Sabatini per il suo acquisto, dall’avvento di don Luciano – e prima del grave infortunio – ha cancellato gran parte dei difetti, esaltando i pregi, e dimostra di essere uno dei migliori interpreti del ruolo. In circa due mesi di Inter, Spalletti ha fatto quanto non avevano fatto i suoi predecessori, di sicuro gli ultimi due, ma potremmo anche dire gli ultimi tre. L’Inter è una squadra, prima non lo era. L’Inter lavora per aggiungere un cinque per cento a quanto messo da parte, e non è poco, nelle prime settimane di stagione. Non sappiamo dove arriverà, sappiamo che la mano di Spalletti non lascia spazio ad alcun tipo di equivoco. Secondo noi il capolavoro lo ha fatto fuori dal campo, lavorando sulla psicologia di Perisic. Già, Ivan aveva deciso di accettare la proposta del Manchester United e lasciamo perdere che poi con il club nerazzurro non sia stato trovato l’accordo sul cartellino. Il capolavoro di Spalletti è stato quello di aver portato Perisic – immaginiamo i suoi interminabili comizi quotidiani – a considerare l’Inter come priorità o quasi. A ritrovare il sorriso per poi scatenarsi in campo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e non c’entra soltanto il rinnovo, anche perché in Inghilterra gli avrebbero dato più soldi. E anche in questo caso Spalletti ha fatto un lavoro sotterraneo di grande importanza. Applausi.