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Spalletti: “Ecuador squadra fisica, mi attendo risposte importanti. Gioca Raspadori”

23.03.2024 | 22:59

Il CT della Nazionale, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa prima della sfida contro l’Ecuador. “Sono una squadra tosta, fisicamente e tecnicamente. Ho già in mente la formazione e sono curioso di vedere se le cose pensate verranno applicate”.

Sulla formazione.”Ho già in mente l’undici da schierare perché in queste partite qui è più facile impostare un lavoro coi calciatori per andare più in profondità con le conoscenze tattiche. Contro l’Ecuador sarà un confronto più difficile perché hanno qualità e fisicità, per questo sarà un test importante e sono curioso di vedere come i ragazzi di applicheranno in partita quello che abbiamo preparato”. Negli Stati Uniti il ct azzurro sta lavorando anche sull’unità dei ragazzi che puntano all’Europeo dopo i problemi avuti nelle ultime occasioni: “Come gruppo mi sono piaciuti, siamo molto vicini ai comportamenti corretti che ci vogliono”.

Sulla crescita: “È sempre un percorso che dobbiamo fare. Bisogna fare in fretta perché non è che abbiamo molto tempo come in un club normale che ci si vede tutti i giorni e tutti i giorni si può andare a caricare di qualcosa o ad analizzare più in profondità qualcosa. Qui bisogna fare delle sintesi più veloci e bisogna essere intelligenti dal capire che bisogna fare dei passi in avanti per diventare di un livello superiore a quello che siamo ora. Perché avremo bisogno di un livello superiore poi per andare a incontrare già dalle prime partite gli avversari che ci sono toccati”.

Su Raspadori.“Retegui ha fatto vedere di essere perfetto per quel ruolo lì con bei gol e un grande lavoro per la squadra. Ora però partirà Raspadori dall’inizio, avevo già detto che avrei cambiato 8-9 giocatori”.

Sulla costruzione dal basso. “Va fatta, sempre, ma non fino all’incoscienza perché se poi perdi un palla che procura un rigore o prendi gol, significa che la situazione non è stata valutata bene. Se l’avversario è bravo a pressare e ti mette in difficoltà, si tira la palla sull’attaccante che poi deve essere bravo a renderla giocabile, visto che Retegui è bravo a farlo”.

Foto: sito Italia