Spalletti: “I complimenti allo Zenit? Cosa c’entra con la guerra! Siamo vicini a chi soffre, in Israele, in Ucraina, agli alluvionati e alla famiglia di Giulia Cecchetin”

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Nel corso della conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Ucraina, Luciano Spalletti, ha parlato alla vigilia della gara contro l'Ucraina, toccando anche altri temi. Queste le sue parole: "I complimenti allo Zenit per il titolo non andavano fatti? In quella squadra lì ci sono ancora tanti giocatori che io ho allenato, l'allenatore era un calciatore che io ho allenato. Il presidente è lo stesso di allora. Io ho ricevuto i complimenti per la vittoria del mio campionato e mi sembra il minimo andare a contraccambiare i complimenti per la vittoria del loro campionato. Mi sembra totalmente scorretto accostare quello che è stato un titolo sportivo al conflitto che c'è adesso, un conflitto che non mi trova assolutamente d'accordo. Io poi non conosco le ragioni, ma qualsiasi conflitto non mi trova d'accordo, sono contro ogni guerra. E noi come popolo italiano siamo vicini a tutte quelle persone che poi soffrono dentro questi conflitti. Soprattutto il nostro pensiero va a tutte quelle famiglie che non hanno nulla a che vedere con ciò e vorrebbero solo vivere le loro vite in pace. Siamo vicini alle famiglie di tutte le persone che soffrono, siamo vicini alle famiglie che hanno subito l'alluvione in questi giorni e vicini alla famiglia di Giulia Cecchettin". Ceferin ha detto: 'Non si può fare un Europeo senza l'Italia'. E' una pressione in più su di voi? "Noi siamo entrati con le difficoltà, noi abbiamo sicuramente fatto un risultato che poteva essere diverso, ovvero quello di Skopje. Anche se poi visto il percorso dell'Ucraina per la gara di domani non sarebbe cambiato nulla. La gara con l'Inghilterra la si può perdere, quindi abbiamo creato i presupposti per giocarci questa partita a viso aperto. Però poi mi è successo tante volte di affrontare cose che mi spaventavano e poi affrontandole mi sono entusiasmato, questa è una di quelle. Queste gare un po' di pressione te la mettono, poi ci vai dentro e si vedrà chi ha più forza e qualità. La domanda vera è: 'Possiamo farcela?' E tutte le risposte dicono di sì. Si va a giocarla e poi si vede di che pane siamo fatti". Foto: Instagram Azzurri