Spalletti: “In queste due partite servirà un’Italia all’altezza della sua storia e blasone. Jorginho? Se ci sarà un rigore calcerà lui”

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Luciano Spalletti, CT della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Macedonia del Nord, per le qualificazioni a Euro 2024. Queste le sue parole: "Noi siamo professionisti che devono far parlare della propria storia attraverso queste partite e questi risultati. Ci andiamo a costruire quella che sarà l’immagine che avremo nel mondo attraverso questi risultati. Diventa semplice, ci siamo preparati benissimo e abbiamo a disposizione una squadra che ha la possibilità di fare balzi in avanti, non passi, per cui ci apprestiamo fiduciosi visto che abbiamo un telaio già iniziato"
Che Italia servirà: "Serve un’Italia all’altezza della propria storia e del gioco che bisogna esibire a livello internazionale. Serve un’Italia che abbia caratteri forti e calciatori che sappiano affrontare queste situazione. Dobbiamo far vedere in che posizione siamo nel nostro mondo: calciatori che devono portare avanti l’idea di calcio dell’Italia. Giochiamo per la nostra nazione e dobbiamo essere disposti a tutto"
Cosa guadagniamo con Chiesa? "Moltissime cose, ha questo strappo di saper saltare l’avversario, sa far gol, ha personalità di altissimo livello per dare anche ai compagni di squadra. E noi siamo felicissimi di averlo a disposizione".
Su Jorginho: "Ne abbiamo tre bravissimi. Per la personalità che ha, mi aspetterei che fosse Jorginho a prendersi la palla. Me lo aspetto per la qualità di uomo, di specialista: sono sicuro che non si tirerà indietro. L’ho conosciuto personalmente solo in questi giorni qui e mi ha fatto un'impressione incredibile. Dal punto di vista del far muovere tutta la squadra, farmi vedere quale sia la sua volontà di stare dentro questo gruppo, in queste partite. Lui è sempre stato presente, anche se non l’avevo convocato”.
Sulle responsabilità"Anche io devo imparare cosa vuol dire avere addosso questa maglia, che ti dà tanta responsabilità. Quanto è cambiata l'Italia dall'ultima partita contro la Macedonia? E' un lavoro quotidiano, ne abbiamo parlato. La Federazione ci ha dato la possibilità di unire di più i punti in cui ci lasciamo e ci ritroviamo con tecnologie nuove quindi è più facile creare l'unione del gruppo che aiuterà la squadra a giocare meglio. Domani sera conta solo quel risultato però. Si possono fare duemila discorsi ma poi bisogna andare a vincere questa partita e fare anche una buona prestazione. Perché spesso il risultato è figlio della prestazione". Foto: twitter Azzurri