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Spalletti insiste: “Resto solo se alzo al cielo un trofeo. Monchi? Rispetto per Massara”

31.03.2017 | 15:30

Spalletti

Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, ha presentato così la sfida di domani contro il suo ex Empoli: “Se il derby può togliere un po’ di attenzione? No, per me no. Io penso solo alla gara contro l’Empoli. Il miglior modo per approcciare bene la gara con la Lazio è far bene contro i toscani. La testa è solo su questa partita. I nazionali stanno tutti bene, eccezion fatta per De Rossi che ha questo problema alla schiena. Lo valutiamo giorno per giorno, difficile averlo a disposizione domani. Se può essere il turno di Grenier? L’ho visto poco, oggi lo valuterò. Non lo escludo, lo prenderò in considerazione. L’eventuale arrivo di Monchi cosa rappresenterebbe per la Roma? Non so nulla in merito, non ho parlato con la società di certi argomenti. Oggi c’è Massara, bisogna avere rispetto per lui e per le persone che hanno lavorato bene per questo club. Senza dimenticare Sabatini, sul quale mi sono espresso varie volte. Tornando a Massara, è una persona squisita che capisce di calcio, la sua eventuale uscita sarebbe una perdita. Monchi non lo conosco, ne ho sentito solo parlare. Cosa ci siamo detto con Pallotta? Gli ho semplicemente ribadito quello che voi già sapete. Su quello che invece ha detto lui, dovrebbe rispondere direttamente il presidente. Qual è il ruolo di Baldini nella Roma? Non decido io l’organigramma societario, parlo solo della gara di domani. Risparmiare Nainggolan in vista del derby? Meglio non dare vantaggi agli avversari. Che risultato mi auspico in Napoli-Juve? Io devo pensare alla nostra partita. Guarderò la gara di Napoli perché sarà un big match, con due ottimi allenatori e grandi calciatori, ma io penso alla nostra sfida. Che tipo di gare può giocare ancora Totti? Potrebbe giocarne diverse, poi dipenderà da vari aspetti: la forma fisica, il momento, il risultato. Io considero Francesco un giocatore come tutti gli altri, pertanto faccio le mie valutazioni. Resterei se la Roma arrivasse seconda facendo più punti di Garcia? Lo ribadisco ancora una volta, vincere vuol dire alzare al cielo un trofeo. Vincere vuol dire vincere. Fare tanti punti sarebbe un piacere, questo è ovvio, ma i titoli sono titoli. Se quindi considererei un fallimento un eventuale ottimo secondo posto? Lo racconteranno le grandi firme del giornalismo se andrò via, non io”.

Foto: Twitter Roma