Spalletti: “Iturbe? Sono curioso di vederlo all’opera. Su Pjanic, Juan Jesus, Nacho e Dzeko…”
Dal ritiro di Pinzolo il tecnico della
Roma Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni:
"Vi ringrazio di essere qui. Sarà un viaggio per tutti quelli che vogliono bene alla Roma carico di amore e di sentimento: per questo ho stretto la mano a tutti. Tra i giovani non vedo fuoriclasse ma calciatori che possono farci comodo per integrare la prima squadra. Alisson mi è sembrato un grande uomo, grande fisicità, grande presenza, per quello che ho visto in queste due partitine, grande personalità. Su Iturbe sono curioso: lui è venuto e mi ha chiesto il mio pensiero su di lui proprio oggi e gli ho detto che sono curioso di vedere le sue qualità. Le voglio vedere con gli occhi miei, perché ha caratteristiche da 10, ma in questi casi si perde di vista la parte della scelta. Sono predisposto molto bene nei suoi confronti, perché poi le cose importanti le ha. Per lui conterà la continuità: il nostro sarà un periodo lungo, non breve. Niente andrà a scalfire a turbare la ricerca, il nostro obiettivo finale: la voglia di confronto giornaliero. Paredes lo conosco abbastanza perché sono di Empoli e l'ho visto giocare. Lui ha delle qualità facilmente rimarcabili, gli manca un po' di velocità. Mario Rui può sostituire Digne che era un grande calciatore: ha grande carattere, grande disponibilità per il sacrificio. E' chiaro che ha quella fisicità lì, non è il massimo. Seck lo sto conoscendo ma è carino: rincorre, si butta in scivolata, si prende le responsabilità. Ha voluto far parte della nostra squadra. Ricci lo abbiamo guardato un po' nell'ultimo periodo e ci ha fatto una buonissima impressione. Gerson ha qualità: bisogna fargli trovare un ambiente che gli permetta poi di dimostrare le sue doti, di metterle subito a frutto. Sarà fondamentale l'idea di squadra, andremo subito a parlare delle qualità che deve avere una squadra. Cercheremo di non esagerare nel tenere la palla, fare meno tocchi possibili e questo lo abbiamo fatto molto bene lo scorso anno. Attraverso il comando del gioco, il carattere che avremo nelle situazioni di gioco si può fare la differenza per sopperire a delle differenze. Non ci deve poi venire a mancare la ricerca di andare dietro la linea difensiva. Bisogna stare corti e lo scorso anno lo abbiamo fatto benino ma non bene. Ci vorrà una qualità di impatto fisico che in serie A fa la differenza. I contrasti vanno fatti, i duelli bisogna vincerli. Voglio vedere tutte queste cose qui. Pjanic? Mi ha chiamato prima di andare a Torino e mi ha fatto molto piacere. Su qualche dichiarazione fatta bisogna che l'accetti, non vedo nulla di brutto: se dice che lì si lavora meglio, non lo so io. Di grande ho allenato solo la Roma e so cosa significa lavorare qui. Se lo dice lui, significa che lavorano bene perché è un professionista, un calciatore importante: la Juventus è stata brava a prenderlo. Può fare più cose, ha qualità di scelta e di piede, è sempre difficile capire quando tocca la palla: è una caratteristica che aveva Pizarro. Sono stati bravi alla Juventus e se lo godranno. Cercheremo le soluzioni, qualcuna ne abbiamo già in casa, qualcuna arriverà conoscendo meglio questi ragazzi e questi professionisti. Il nostro obiettivo è confrontarsi ad armi pari con tutte le grandi non solo la Juventus. Il nostro obiettivo è provare a dare battaglia a tutte, non è solo quello che fa piacere a voi. Come una partita di poker in cui c'è chi ha vinto le ultime volte, ha vinto le ultime mani e ha tante fiches e può gestire tutta la situazione: come si fa? Siamo messi così. Juan Jesus? E' un calciatore di prima qualità e noi stiamo cercando di fare mercato con giocatori di prima qualità. Questo tenendo conto di quello che la società in questo momento può permettersi. Noi vogliamo calciatori di prima qualità in base alla nostra potenzialità, vogliamo il meglio per quello che la società in questo momento può permettersi. Nacho? Sono calciatori monitorati da Walter e per quello di cui abbiamo bisogno sono chiacchiere giuste. Abbiamo bisogno minimo di due difensori e se sono duttili che sanno stare anche un po' più aperto è meglio. Poi abbiamo anche altri calciatori, ma in questo caso qui dobbiamo prendere un calciatore che possa fare il centrale e il terzino perché Rüdiger ci ha fatto comodo per la sua duttilità. Uno che ha una caratteristica diversa da Florenzi ci vuole. Sono due giocatori che noi seguiamo per i quali il direttore sta parlando. Il rischio di fare le cose subito ti può far perdere delle occasioni che poi vengono fuori tra una settimana. Ormai è un mercato aperto e se vai a fare una forzatura mentre non sei ancora convinto e poi passa la situazione migliore...cerchiamo questi calciatori ma ancora un po' di margine ce l'abbiamo. Se quattro titolari arrivano tra dieci giorni, possiamo prenderci questo tempo anche sul mercato. La qualità del gioco è un punto che può essere a favore nostro o delle rivali. Forse può darti qualcosa in più, poi ci sono altre cose. La Juventus può fare quello che gli pare, noi vogliamo confrontare con quegli avversari che ho detto prima. Noi vogliamo provare a vincere contro la Juventus, loro possono fare quello che vogliono. Non ci sono scusanti, noi possiamo fare il massimo. Modulo? Lavoreremo anche sulla difesa a tre e la squadra dovrà essere pronta a cambiare. Dzeko? Ora posso valutare solo la sua volontà di fare bene e restare alla Roma. Lo scorso anno ho cercato di aiutarlo tantissimo, ora guardo quello che lui sta facendo. La cosa fondamentale è che lui abbiamo intenzione di far parte della Roma della prossima stagione: se mantiene questa intenzione è lui il centravanti della Roma". Foto: Roma on Twitter