Spalletti: “La Nazionale era il mio sogno da bambino. Ora dobbiamo diventare una squadra”

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Lunga intervista all'edizione odierna di SportWeek per Luciano Spalletti. Il commissario tecnico della Nazionale italiana ha parlato del prossimo europeo che si disputerà in Germania, soffermandosi sui sogni che aveva quando era bambino: "E’ quello che sto vivendo adesso da c.t. della Nazionale che si appresta a portare la sua squadra all’Europeo. Naturalmente bisogna avere i connotati del luogo dove ci si trova. Ovvero? Essendo i campioni in carica bisogna perseguire il sogno massimale. Se il sogno di oggi è lo stesso che avevo da bambino? Diciamo che si è avverato quello che avevo quando ero piccolo". Poi ha proseguito: "Gruppo, empatia, squadra, collaborazione sono parole chiave per me - ha sottolineato -. Abbracciati sempre, di modo che io se ho il tuo contatto possa venire in tuo soccorso e tu. Possa aiutare me perchè siamo lì, a contatto. Rimpianti? Non ci si gira indietro, non si può andare a cambiare quello che è stato, è una perdita di tempo. Bisogna andare avanti. I rapaci guardano sempre di fronte a loro e poi vanno ancora più a fondo, mettono a fuoco e, pam!, catturano la loro prossima preda". Infine: "Se si diventa una squadra, oltre che undici buoni giocatori, migliora il gioco e si raggiungono dei risultati. E' quello che voglio fare con l'Italia". Foto: Instagram Italia