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Spalletti: “L’Eintracht è forte quanto noi. Kvara? Mi ricorda Salah”

13.02.2023 | 13:50

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli ha presenziato quest’oggi al CONI in occasione del premio dedicato ad Andrea Fortunato, ex calciatore di Genoa e Juventus stroncato dalla leucemia a soli 24 anni.
Queste le sue parole: “Dobbiamo essere responsabili e divulgare a queste generazioni attuali e futuri l’importanza del passaporto ematico. Non è più tollerabile che persone perdano la vita facendo questo sport”.
Sulla pressione: “Non so se so effettivamente gestirla, è un amore importante quello che si riceve, un abbraccio importante. Noi abbiamo l’imposizione di restituire tutto l’amore per questo sport che riceviamo. Ci vuole calma, molta calma, perché ancora abbiamo del lavoro da fare e un numero di partite che non ci consentono di avere distrazioni. Mi fa piacere che la squadra sia così attenta e vogliosa di giocare le partite una per volta, come sta facendo”.

Sull’Europa: “La questione è che se non diamo il massimo non riusciamo ad essere squadra forte, non andiamo a riconoscere la totale qualità che ha la nostra squadra. Se noi entriamo dentro un po’ presuntuosi e convinti che qualcosa ci verrà dato d’ufficio, quell’errore verrà pagato caro. Abbiamo bisogno di essere immersi nella sfida, di riconoscerla in maniera vera e netta attraverso le sue difficoltà. Si va in campo disposti a distruggerci per un risultato. L’emblema è un po’ il secondo gol, dove ha messo la testa Kim su una palla che stava uscendo e con un giocatore della Cremonese che stava calciando: lui è andato lì a metterci la faccia, la testa”.

Sfida all’Eintracht: “L’Eintracht è forte quanto noi, l’abbiamo già guardato e studiato, sarà una sfida difficilissima. Perché poi, come si diceva prima, da qui in avanti proprio perché si vanno ad accumulare situazioni che non ti fanno stare tranquilli sarà più difficile essere così leggeri e creativi, così bravi a creare uno spettacolo che possa essere condiviso da tutti, proprio per la pressione che aumenta in base alle partite giocate”.

La passione dello stadio Maradona “Noi ce l’abbiamo lì, nello spogliatoio c’è quella statua di Maradona che in molti vanno a toccare. Io pure quando si esce in campo perché lo vogliamo portare nella qualità della nostra squadra: lui è stato uno che ha vinto attraverso il gioco, la qualità, attraverso tutte quelle cose che piacciono ai tifosi. Vogliamo cercare di assomigliargli il più possibile e lo porteremo sempre dietro per gli insegnamenti che ci ha dato”.

Chi le ricorda Kvara? Lui è veramente uno che ha sensibilità nel dribbling, nell’accarezzare la palla, nel portare quelle finte così difficili da cui difendersi. Momo Salah è uno di quelli che ha questa qualità nello stretto e nella finalizzazione così precisa, che non sentiva le pressioni. Lui si vede che è un ragazzo tranquillo: avrà un grandissimo futuro”.
Foto: twitter Napoli