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Spalletti: “Non era facile, siamo stati bravi a gestirla. Giocare con due punte? Si può…”

07.10.2018 | 23:03

Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, ha parlato dopo la vittoria sulla Spal per 2-1 ai microfoni di Sky Sport: “Quando vinci una partita di Champions il nemico è che poi tutto diventi normale. Bisognava fare delle scelte nelle quali quando cambi molto qualcuno può avere la sensazione di non giocare tra i titolari. Abbiamo messo quattro giocatori puliti andando per una via di mezzo, rischiando qualcosa specie con Vrsaljko visto che D’Ambrosio aveva un problemino. Non era una partita facile per certi aspetti. I miei giocatori l’hanno disputata bene, tener botta agli avversari, forse in alcuni frangenti la palla ristagna troppo e non riusciamo a ripartire con velocità. Keita? Una mezzapunta lasciato libero di interpretare il calcio come vuoi. Quando fa degli strappi deve avere tempo per recuperare. Per qualità che ha è un giocatore fortissimo. La gara di Borja Valero? Dovevamo inizialmente montargli più addosso per evitare che i cinque dietro prendessero posizione tra terzino e punta esterna. Quando si ammucchiano e riesci a soffocarli, non hanno possibilità di andare a prendere quelle posizioni che creano difficoltà. A volte abbiamo fatto bene, a volte abbiamo dovuto abbassarci e quindi dovevamo andare noi larghi sui terzini visto che i loro terzini portano palla e per recuperarla bisognava stare molto stretti visto che loro hanno due punte e il centrocampista che si inserisce. Quando recuperi, per riavere il vantaggio tattico devi palleggiare bene. Finché ce l’ha fatta, Borja l’ha fatto molto bene; poi loro sono molto forti fisicamente, hanno 6-7 corridori e sulle palle inattive sono fortissimi. Hanno anche rischiato nell’uno-contro-uno a metà campo. Giocare con due punte? Si può, però se arrivano come quelli della Spal, serve che gli attaccanti ritornino in mediana. Anche Icardi oggi si è abbassato, anche se ha perso qualche pallone dove saremmo potuti uscire. Sta migliorando sotto questo aspetto, anche se deve fare qualcosa in più. Se ci ho parlato? Con lui ho passato tanti pomeriggi e fine mattinate insieme dove ci raccontiamo delle storie…”.

Foto: Inter Twitter