Spalletti: “Rinnovo? Il mio contratto è un minuscolo dettaglio all’interno di una grande occasione”

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Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con la Cremonese, soffermandosi anhe sul tema del rinnovo con gli azzurri. Queste le sue parole: "Il mio contratto è un minuscolo dettaglio all'interno di una grande occasione, poi se vogliamo crearci problemi da soli allora parliamo del contratto mio, suo, dei giocatori. Sono discorsi per creare problemi". Sulla carriera: "Quando sono a casa o in ufficio mi viene da vedere se ho composto bene l'allenamento di ieri o meno, poi tutte i ragionamenti passano dalla qualità, l'intelligenza, il buon senso dei calciatori. La squadra ha dato poche possibilità di aggrapparsi perché sono seri e professionali, tutti di buon senso, creare un team di questo tipo, ottimo sotto tutti gli aspetti, è merito di tutti coloro che lavorano nel Napoli, tutti davvero, ma dell'educazione nello stare in un gruppo, in uno spogliatoio, in un allenamento, di come esulti quando vinci la partitina, tutte cose in cui si vede un equilibrio, una sintonia. Ma pensiamo solo a domani, si mangia col presente, tutti hanno voglia di futuro, ma viene attraverso il presente e dobbiamo riuscire a porre l'attenzione sulla partita". Sull'attuale distacco: "Anche io non mi sarei aspettato questi punti e questo distacco, come tutti, con questo gioco espresso sia in campionato che in coppa". A Napoli una vittoria avrebbe valore sociale... "Ho detto che se ci proiettiamo oltre la Cremonese ci create problemi. Sento cose su quanti punti bastano, quanto manca, poi io non sono bravo a fare i conti e quindi ce l'avete con noi . C'è chi dice basta vincerne 13 per la matematica, e quindi c'è da vincerle! En non sono poche" Sulle rotazioni: "Simeone e Raspadori fuori, è un peccato. E Gaetano per me diventerà uno dei più grossi centrocampisti in circolazione, ma ci sono altri ed altre considerazione, purtroppo quando si fa questo mestiere bisogna lasciar fuori qualcuno e non è meglio di quello che gioca ma quello che gioca magari fa funzionare meglio gli altri 10 e si ragiona in base ai risultati, alla società, ai tifosi, alla città, tutto per lei!". Foto: twitter Napoli