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Spalletti: “Se qualche calciatore pensa di essere già ai quarti non lo faccio più giocare. Ci vuole calma. Abbiamo dimostrato maturità”

21.02.2023 | 23:47

Luciano Spalletti ha parlato anche in conferenza stampa dopo la vittoria di Francoforte.
Queste le sue parole: “Lobotka è stato meraviglioso stasera, perché partiamo dall’esatto contrario delle sue qualità. Nella gestione della palla, nella sveltezza, nel ragionare al doppio, lui è maestro. È rapidissimo a girarsi e fare torsioni su se stesso. La grande qualità e merito è che non sia mai stato saltato, lui non lo salti mai. Quando poi la mettono sul piano della velocità diventa anche rapido, a campo aperto, riconquista palloni. Avete fatto bene a citarlo come uno che dà forza”.

Napoli e Real Madrid hanno dato spettacolo in trasferta. Sono due candidate forti a qualcosa di più dei quarti? “Eh no, ci vuole calma, molta calma. Ce n’è da giocare un’altra per passare il turno, noi dobbiamo fare quello prima. Se i miei calciatori ragionano così, non li faccio più giocare. Può ridere quanto le pare, funziona così. È la presunzione il difetto peggiore. Cominciare a sentirsi dire una cosa del genere, il cervello ragiona in maniera automatica e alleggerisce quella che è la professionalità, la voglia di andare a lottare. Si azzera tutto, si riparte da zero alla prossima, è chiaro ci siano due gol di vantaggio, ma se la giochi in maniera leggera il calcio dà episodi e situazioni contrarie. Basta niente, un dettaglio, le partite si ribaltano da un punto di vista psicologico e siamo tutti a rincorrere, a fare fatica, più di quello che necessiterebbe. Il modo di ragionare è differente. Abbiamo fatto una grande gara, riusciremo a ripeterla? Dobbiamo, vediamo se stiamo sul pezzo, comandare la testa e non fare ragionare in automatico”.

È stata una gara intelligente? “Va a braccetto con la maturità, abbiamo visto convinzione, abbiamo girato il pallone da destra a sinistra, cercando di schiacciarli un po’. Quando abbiamo perso palla l’aggressione è stata feroce e immediata. Una squadra quando deve difendere tende a stare stretta e corta, se gli rimonti addosso subito le distanze diventano minime per poterla riprendere. Se ci riesci diventa più facile. La squadra è stata perfetta in queste cose qui”.

Quanto è cresciuto Kim sul piano dell’impostazione? “Per lui è facile, è un calciatore tecnico. Trova strano dovere impostare sempre, fare girare la palla, non era abituato a farlo precedentemente. È una cosa semplice per lui, ha piede, ha corsa, quando decide di partite non è una valutazione, lui se la gioca. Kim fa per tre, arriva da tutte le parti”.

Foto: twitter Napoli