Spalletti: “Se qualche calciatore pensa di essere già ai quarti non lo faccio più giocare. Ci vuole calma. Abbiamo dimostrato maturità”
Luciano Spalletti ha parlato anche in conferenza stampa dopo la vittoria di
Francoforte. Queste le sue parole:
"Lobotka è stato meraviglioso stasera, perché partiamo dall'esatto contrario delle sue qualità. Nella gestione della palla, nella sveltezza, nel ragionare al doppio, lui è maestro. È rapidissimo a girarsi e fare torsioni su se stesso. La grande qualità e merito è che non sia mai stato saltato, lui non lo salti mai. Quando poi la mettono sul piano della velocità diventa anche rapido, a campo aperto, riconquista palloni. Avete fatto bene a citarlo come uno che dà forza". Napoli e Real Madrid hanno dato spettacolo in trasferta. Sono due candidate forti a qualcosa di più dei quarti? "
Eh no, ci vuole calma, molta calma. Ce n'è da giocare un'altra per passare il turno, noi dobbiamo fare quello prima. Se i miei calciatori ragionano così, non li faccio più giocare. Può ridere quanto le pare, funziona così. È la presunzione il difetto peggiore. Cominciare a sentirsi dire una cosa del genere, il cervello ragiona in maniera automatica e alleggerisce quella che è la professionalità, la voglia di andare a lottare. Si azzera tutto, si riparte da zero alla prossima, è chiaro ci siano due gol di vantaggio, ma se la giochi in maniera leggera il calcio dà episodi e situazioni contrarie. Basta niente, un dettaglio, le partite si ribaltano da un punto di vista psicologico e siamo tutti a rincorrere, a fare fatica, più di quello che necessiterebbe. Il modo di ragionare è differente. Abbiamo fatto una grande gara, riusciremo a ripeterla? Dobbiamo, vediamo se stiamo sul pezzo, comandare la testa e non fare ragionare in automatico". È stata una gara intelligente? "Va a braccetto con la maturità, abbiamo visto convinzione, abbiamo girato il pallone da destra a sinistra, cercando di schiacciarli un po'. Quando abbiamo perso palla l'aggressione è stata feroce e immediata. Una squadra quando deve difendere tende a stare stretta e corta, se gli rimonti addosso subito le distanze diventano minime per poterla riprendere. Se ci riesci diventa più facile. La squadra è stata perfetta in queste cose qui". Quanto è cresciuto Kim sul piano dell'impostazione? "
Per lui è facile, è un calciatore tecnico. Trova strano dovere impostare sempre, fare girare la palla, non era abituato a farlo precedentemente. È una cosa semplice per lui, ha piede, ha corsa, quando decide di partite non è una valutazione, lui se la gioca. Kim fa per tre, arriva da tutte le parti". Foto: twitter Napoli